Il Consiglio regionale della Puglia si appresta a discutere le modifiche alla legge regionale sulla caccia già approvate in commissione. Andrà infatti in aula domani, martedì 10 marzo, la proposta di legge di riforma della 27/98, che regola le norme per la protezione della fauna selvatica e per la regolamentazione dell’attività venatoria. “Tali modifiche – viene enunciato dal proponente Donato Pentassuglia - , recepiscono e adeguano la legge regionale, nel rispetto di quanto stabilisce la guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva comunitaria 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici, meglio riconosciuta quale direttiva Uccelli selvatici". “Ho ritenuto utile ed opportuno modificare ed adeguare la nostra legge regionale n. 27/98, ormai datata e superata, che tanti contenziosi ha fatto nascere e che va di fatto adeguata recependo le direttive comunitarie nonché gli studi ed il lavoro in esse contenute” dice Pentassuglia.
Nei 21 articoli, fa notare Antonio Negro, componente dell'Atc leccese e Vicepresidente provinciale Fidc, “solo aspetti di carattere generale. Non c'è niente, per esempio – sottolinea Negro - , sul futuro degli Atc dopo i nuovi assetti istituzionali delle province; non è prevista una clausola di salvaguardia contro eventuali ricorsi al calendario venatorio; non dice nulla sul ruolo delle province dopo la loro riforma, e non mi dilungo oltre”. Secondo Negro è grave che si discuta di una riforma della legge sulla caccia senza prima aver aperto un confronto con le associazioni di categoria e con i soggetti interessati. La presentazione della proposta risale ad ottobre 2014. E in questi mesi non è stato aperto nessun tavolo di concertazione per valutare eventuali altre proposte.