E' bagarre su uno degli emendamenti proposti dal senatore Stefano Vaccari (Pd), relatore del ddl sul collegato ambientale. Secondo le critiche il testo prevederebbe una sanzione amministrativa (e non più penale quindi) per chi uccide, cattura o detiene mammiferi o uccelli appartenenti a specie protette. Hanno rilasciato dichiarazioni in merito Lipu, Wwf, Legambiente e diversi parlamentari schierati su posizioni animaliste.
"La proposta di depenalizzare i reati di caccia sulle specie protette non è solo assurda e anacrostica, ma è assolutamente in controtendenza rispetto alla legge appena approvata al Senato e che presto arriverà alla Camera, sui delitti ambientali. E' una schizofrenia che non può esistere" dichiara Patrizia Fantilli, direttore Ufficio legale del Wwf Italia”. Simile la posizione di Fulvio Mamone Capria (Lipu): "chiediamo che venga ritirato l'emendamento o comunque che sia ritenuto inammissibile affinché venga mantenuto, in Italia, un sistema di norme che - nonostante oggi sia sanzionatro debolmente - resti un principio fondamentale di savaguardia della fauna, patrimonio indisponibile dello Stato".
"Una scelta molto pericolosa, per questo chiederemo di ritirare l'emendamento": è quanto afferma Antonino Morabito, responsabile Fauna di Legambiente. "E' vero che con le sanzioni penali non si è riusciti finora a frenare il fenomeno del bracconaggio in Italia che purtroppo è diffuso e in alcune aree è cresciuto. Però certamente - sottolinea Morabito - la depenalizzazione rischia di aumentare ancora di più un aspetto gravissimo di cui l'Italia è sotto l'indice della Commissione europea per molti aspetti rispetto all'applicazione della direttive Habitat e Uccelli che proteggono molte specie animali e che sono spesso oggetto di bracconaggio".
"L'emendamento del relatore, nella sua riformulazione, porta da penale ad amministrativa la sanzione per chi caccia le specie protette. È - sottolinea la senatrice De Petris - una licenza di uccidere o di mettere in gabbia animali a rischio di estinzione. Se la norma verrà approvata le ripercussioni sull'equilibrio ambientale saranno letali e il danno provocato al nostro Paese per compiacere una lobby potente forse irreparabile".
(Quotidiano.net)