La
Lac, Lega Abolizione Caccia, che non nasconde i suoi intenti principali già dal nome, sta
approfittando delle condizioni climatiche per chiedere in molte regioni
che venga chiusa anticipatamente la caccia. In
Liguria se l'è presa sia con la Provincia di Genova che con la Regione, accusando le due istituzioni di non aver bloccato la
caccia al capriolo, iniziata proprio il primo gennaio e attiva fino a metà marzo. La chiusura è stata chiesta in toto in
Lombardia e in Veneto, dove gli animali sarebbero a rischio per
l'impossibilità di nutrirsi a causa del manto nevoso. La Lac ha rivolto al presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan una
richiesta formale affinché la stagione venatoria venga sospesa fino al migliorare delle condizioni climatiche: “Ci siamo attenuti alle disposizioni vigenti che prevedono la sospensione eccezionale della caccia quando si verificano situazioni di emergenza - sostiene Zanoni - eticamente i cacciatori sarebbero tenuti a soccorrere gli animali avvistati in difficoltà, non ad ucciderli. Sparare loro in queste condizioni, è come sparare sulla Croce Rossa, un bersaglio troppo facile”.
Ndr: Per quanto riguarda la migratoria, la
legge non permette nessuna forma di caccia quando il terreno è coperto di neve, anche se questa fosse solo un manto di pochissimi centimetri, la caccia agli ungulati è regolamentata e disciplinata da norme ferree, mentre
la caccia alla stanziale non è praticabile non fosse altro per le condizioni del terreno.
La Lac dovrebbe invece dire la verità indicando i cacciatori come unici volontari, che in questi giorni, stanno concretamente
portando foraggio agli animali e non usare il condizionale “sarebbero tenuti a soccorrere” perchè lo fanno da sempre. Ci piacerebbe altresì sapere
quanti membri di questa associazione al posto di usare parole,
abbiano usato gambe e spalle per portare foraggio laddove fosse stato necessario. La demagogia non fa parte dell'ars venandi. Il cacciatore sa quando è possibile cacciare e quando no.