Riceviamo e pubblichiamo:
Il Consiglio nazionale dell’Arci Caccia ha deciso di convocare il congresso ordinario dell’Associazione per il 20/21 marzo 2016. Un percorso deciso per tempo che consentirà di allargare il confronto e la partecipazione a quanti si pongono l’obiettivo di riconquistare un più ampio consenso alla caccia tra i cittadini e con le nuove generazioni. In questo contesto per l’Arci Caccia diviene prioritario sostenere in ogni regione il Tavolo della Filiera Ambientale che vede protagonisti associazioni venatorie, agricoltori, ambientalisti, Ispra, Università ed Imprese così come la Federazione Nazionale delle Associazioni Venatorie riconosciute, costituitasi in questi giorni e che avrà bisogno di trovare il conseguente radicamento in tutte le Regioni. Il lavoro del Tavolo della Filiera ambientale e le intese che in quella sede si raggiungeranno saranno propedeutiche, in un contesto sociale meno avverso, ad affidare al Parlamento proposte di modifica delle leggi sulla caccia e sui parchi dando priorità assoluta al tema dei danni da fauna selvatica.
Nella discussione congressuale i soci dell’Arci Caccia saranno chiamati altresì a definire quelle formule organizzative che riconoscano il volontariato quale ricchezza e forza principale dell’associazione fino a caratterizzarne i gruppi dirigenti eletti; al contempo si lavorerà ulteriormente per valorizzare gli iscritti quale patrimonio dell’Arci Caccia nazionale, sede unitaria di rappresentanza e di tutela complessiva che potrà contare sui Comitati regionali quali strutture dell’associazione per dare corpo e sostanza alle decisioni degli organi elettivi previsti dallo statuto.
Il tema dell’unità del mondo venatorio, archiviate ipotesi annessionistiche, sarà centrale del dibattito congressuale poiché la massima Assise di Marzo dovrà dare mandato ai nuovi organismi dirigenti di avviare un confronto più serrato con la Federcaccia per discutere, insieme alle altre associazioni che si renderanno disponibili, il progetto di “costituzione” di una nuova associazione venatoria alla quale si potrà aderire sulla base delle diverse specializzazioni ed interessi di caccia. Si tratterà di una associazione di primo grado che, dopo la realizzazione della costituenda Federazione unitaria, si porrà l’obiettivo di realizzare la gestione faunistica del territorio a tutela del “bene comune”.
Nel corso della riunione del Consiglio nazionale è stato eletto Giuliano Ezzelini Storti, vicepresidente nazionale in sostituzione di Mauro Vaccamorta che ha lasciato l’incarico per motivi personali e sono stati cooptati nel massimo organismo nazionale Piergiorgio Fassini e Mario Bruciamacchie mentre Bruno Broccolo e Francesca Quaglia sono stati eletti nel Collegio nazionale dei Garanti.
Ufficio Stampa Arci Caccia