Preoccupazione in Calabria per il prossimo calendario venatorio, considerando le recenti censure ministeriali. Ad esternarle è Tino Laganà, coordinatore Provinciale a Reggio Calabria per le politiche venatorie del PD. “Risulta che le Associazioni venatorie hanno fatto quadrato proponendo ricorsi attraverso i TAR di competenza e, in attesa delle decisioni che verranno statuite, è necessario che le forze politiche Regionali si attivino per ripristinare la legalità sull’improvvida decurtazione dei tempi di caccia del calendario venatorio decorso” dice.
Laganà fa inoltre notare il mancato rinnovo del piano faunistico venatorio regionale, scaduto da oltre sei anni, “indispensabile, sottolinea, per il recepimento e coordinamento dei calendari provinciali predisposti fin dal 2009. I calendari venatori formulati negli ultimi anni ricalcano le norme ormai obsolete del vecchio piano, sempre in proroga, che non risponde agli interessi dei seguaci di Diana, del mondo agricolo e di tutela della natura e dell’ambiente”.
“E’ necessario ed urgente – aggiunge -, attivare lo strumento prezioso quale è l’osservatorio faunistico venatorio, già costituito con Legge Regionale, per potere dare un contributo fattivo al Ministero delle politiche agricole ed all’ambiente nel campo delle ricerca e dei dati venatori, consentendo agli stessi, di potere riferire alla Comunità Europea, gli studi veri sulle date di migrazione della fauna selvatica”.