In risposta ad un comunicato della CCT, che criticava il gruppo che in si è formato tra Libera Caccia, Enalcaccia e Italcaccia, una nota di Anlc Toscana contesta, tra le altre cose, l'accusa di non aver mai portato proposte. "E allora, per farsi capire un po’ meglio dalla massa dei cacciatori, al di là delle battaglie di retroguardia per evitare orecchi indesiderati nei Comitati di Gestione - scrive Libera Caccia Toscana -, ribadiamo alcune idee, per noi imprenscindibili, che abbiamo sempre richiesto, non ora ma in tempi non sospetti:
Cercare con ogni mezzo di evitare ulteriori aggravi di spesa ai cacciatori Toscani;
Creare le condizioni per la massima partecipazione nella scelta dei componenti degli ATC e dei sottoambiti; Massima trasparenza delle gestioni faunistiche, sotto tutti gli aspetti;
Favorire politiche di interscambio trai vari ATC o trai vari sottocomitati; Eliminare la dizione “da appostamento”, esclusivamente per la caccia alla migratoria, dalle 20 giornate di mobilità;
Proporre alla Regione una integrazione al Calendario Venatorio per “sfondare” il muro del febbraio, visto che la possibilità concreta esiste, anche avvalorata dall’Ispra, per alcune specie in base al Key Concept, e che altre Regioni hanno sfruttato in passato e anche attualmente".