“È da tempo che chiediamo che il problema venga risolto, il proliferare dei cinghiali si sta ampliando a dismisura fino a raggiungere gli estremi territoriali della Bassa valle, ora manca solo la colonizzazione delle valli e vallette laterali. Quindi parlare di caccia aperta a questi ungulati potrebbe essere utile”.
Così Ettore Del Nero, portavoce della Coldiretti della Bassa Valle, accoglie l’idea lanciata da Enrico Marchesini, confermato presidente del Comprensorio alpino di caccia della Bassa valle di aprire la caccia ai cinghiali. Un problema, quello degli ungulati, molto sentito nella zona, in particolare nei comuni di Ardenno e Buglio in Monte.
Coldiretti ha raccolto segnalazioni e lamentele da parte degli agricoltori per la presenza dei cinghiali, "il cui passaggio - sottolinea - non è certamente lieve, visto che i terreni risultano evidentemente arati e le colture danneggiate ogni qualvolta i selvatici li attraversano. Quindi - continua - un confronto con i comprensori alpini di caccia , ma anche con le associazioni ambientaliste, sarebbe fondamentale per valutare la possibilità di aprire la caccia specialistica".