Bocciato il referendum anticaccia di Malta. Proposto al fine di eliminare la caccia primaverile (20 giorni fra aprile e maggio alla migratoria), il quesito referendario ha ottenuto il 51% dei no, con uno scarto minimo (5000 voti) ma decisivo. Lo ha comunicato in queste ore il primo ministro Jospeh Muscat, che aveva sostenuto questa forma di caccia tradizionale, così come avevano fatto i leader dell'opposizione. Alla notizia molti cacciatori sono scesi in strada per festeggiare.
Ma l'ultima parola sulla vicenda ancora non è detta, visto che un nuovo stop potrebbe arrivare da Bruxelles, date le continue polemiche animaliste che hanno portato in evidenza il contrasto con le regole degli altri paesi Ue e con la stessa Direttiva Uccelli, che comunque permette l'utilizzo delle deroghe, come avviene a Malta per la caccia primaverile a quaglie e tortore.
Quello che stupisce è l'affluenza alle urne: si è recato ad esprimere la propria opinione ben il 75% degli aventi diritto di voto. Il che significa che questo tema è molto sentito sull'isola.