A quanto ci risulta la Libera Caccia ha presentato un'istanza di accesso agli atti al Consiglio dei Ministri relativamente alla comunicazione che sarebbe intercorsa nelle ultime settimane tra Commissione Ue e Governo in merito al caso EU Pilot 6599/14/ENVI - calendari venatori. Alla base di tutto ci sarebbe la richiesta all'Italia di ulteriori informazioni supplementari da parte della Commissione Ue. Si parla addirittura di lettere non firmate e non protocollate con le quali l'Europa avrebbe consigliato all'Italia di rendere vincolanti i pareri Ispra o modificare l’art 18.
Lettera che il Consiglio dei Ministri (su sollecitazione del Ministero dell'Ambiente) starebbe inviando alle Regioni per forzarne le scelte e convincerle ad adeguare i calendari venatori alle restrizioni sulla migratoria (chiusura anticipata a tordi e beccacce). L'ufficio legale Lemme, su indicazione della Libera Caccia, ha quindi richiesto tutte le comunicazioni intercorse sul caso Pilot, incluse le informazioni relative ai soggetti responsabili dei procedimenti, anche in sede europea.
A questa richiesta il governo ha risposto picche, appellandosi al regolamento europeo relativo all'accesso agli atti da parte de pubblico. In pratica, evitando di fornire le informazioni richieste, il Consiglio dei Ministri ha inoltrato la richiesta di Libera Caccia direttamente alla Commissione, facendo però presente che la divulgazione di tali documenti non viene concessa per casi ancora aperti, in quanto potrebbe pregiudicare il buon esito della risoluzione. Ci sono ovviamente delle eccezioni, evidenziano tuttavia gli esperti di diritto comunitario, quali il pubblico interesse, oltre che le procedure giurisdizionali e la consulenza legale.
E' ovvio che non si sta parlando di un argomento protetto da segreto di Stato e che gli appassionati e a maggior ragione chi tutela i loro interessi, devono essere messi in condizione di capire ciò che sta accadendo. Questa è l'Italia, e da quanto appare sembrerebbe di essere in balia di micropotentati (a volte, sembra, anche singoli individui) che decidono fra di loro, senza rendere conto ai cittadini. Alla faccia della trasparenza, di fronte ai tanti soprusi che spuntano come funghi, ormai invocata da tutti.