In Toscana tiene banco la questione Atc e il ben noto contrasto tra CCT (Confederazione Cacciatori Toscani) e Libera Caccia. Quest'ultima avrebbe inviato alle Province una lettera firmata dal proprio ufficio legale con la quale rivendicherebbe la rappresentanza degli organi di gestione degli Atc.
La Libera Caccia in particolare avrebbe fatto riferimento, come criterio per le nomine dei membri dei comitati di gestione degli ATC, alla rappresentatività a livello nazionale. Federcaccia Arcicaccia ed Anuu toscane (Confederazione Cacciatori Toscani), per tutta risposta hanno inviato un'altra lettera alle province in cui vengono elencate le sentenze della Sez. II del TAR Toscana n. 676, 680 e 897 del 2013 con cui, nel respingere i ricorsi proposti dall’Associazione Libera Caccia, è stato sancito che la corretta applicazione dell’art. 3, comma 3, D.P.G.R. n. 33/r/2011 comporta per le Province la nomina dei componenti dei Comitati di Gestione degli ATC, designati dalle associazioni venatorie riconosciute, tenendo proporzionalmente conto dei rispettivi livelli di rappresentatività locale.
"Locale dunque e non nazionale - sottolinea CCT -, questi i fatti sanciti da ben tre sentenze del Tribunale
Amministrativo della Toscana. Di questo e non di vani sproloqui dovranno quindi tenere conto gli
organi deputati alle nomine in questione.