"Le dichiarazioni che Massimo Cocchi ha rilasciato a BigHunter a proposito delle modifiche alla 157/92 sono meritevoli di considerazione perché rispecchiano, in larga misura, i contenuti delle proposte di modifica predisposte dall’on. Sergio Berlato in collaborazione con il Popolo del Web, integrate dai suggerimenti di CONFAVI, ANLC, ANUU ed ENALCACCIA."
E' quanto ci ha dichiarato il presidente della Confavi, Maria Cristina Caretta, da noi interpellata a proposito delle dichiarazioni che l'autorevole esponente di Federcaccia ci ha recentemente rilasciato.
"Voglio ricordare - ci ha scritto Caretta - che gran parte della dirigenza nazionale della Federcaccia aveva bollato come estremistiche queste proposte, rifiutando il confronto con le associazioni che le avevano predisposte, preferendo sedere al tavolo dei “portatori di interessi privati”, sottoscrivendo documenti dai contenuti alquanto discutibili con le associazioni anticaccia.
Viene quindi spontaneo chiederci: le dichiarazioni di Massimo Cocchi, sono state rilasciate a titolo personale o in rappresentanza di una parte della Federcaccia?
Dal momento che le posizioni di Timo e di Cocchi sembrano essere profondamente in antitesi tra di loro, quale sarà la linea ufficiale della Federcaccia nei confronti delle istituzioni?"
"Credo che adottare la “politica dei due forni” - ha proseguito il presidente Confavi -possa essere considerato uno spregevole retaggio della prima repubblica e che quindi la dirigenza Federcaccia dovrà decidere se sostenere la linea Berlato-Popolo del Web-ANLC-ANUU-ENALCACCIA-CONFAVI oppure la linea Timo-ARCI-Legambiente-WWF-LIPU. E’ paradossale constatare che, mentre la Commissione ambiente del Senato ha deciso di procedere celermente alla predisposizione del Testo unificato delle proposte di modifica alla 157/92 presentate al Senato, con l’intento di portarlo quanto prima in approvazione del Parlamento, il tavolo dei “portatori di interessi privati” sottoscrive un documento con il quale si esprime “ il parere negativo, pubblicamente espresso, nei confronti dei disegni e dei progetti di legge di modifica della Legge 11 febbraio 1992 n.157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio presentati al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati per i quali ha chiesto la sospensione dell’iter parlamentare”.
"Rimaniamo quindi attoniti - dice Caretta - e con noi la stragrande maggioranza dei cacciatori italiani, nell’assistere a questo confronto interno alla più rappresentativa tra le associazioni venatorie italiane, la quale avrebbe il dovere di privilegiare la difesa dei diritti dei propri associati alle lotte intestine che tanti danni hanno provocato, e continuano a provocare, alla caccia italiana.
Ferma restando la ben nota e strumentale posizione degli anticaccia, come CONFAVI avremmo preferito assistere ad un tentativo della parte venatoria del tavolo dei “portatori di interessi privati” di vedere sottoscritto un documento unitario per la modifica del decreto ministeriale 184/2007 su ZPS e ZSC lasciatoci in eredità dall’ex Ministro Pecoraro Scanio al fine di veder applicata in modo corretto in Italia la rete ecologica comunitaria NATURA 2000 piuttosto che assistere alle posizioni strumentali di questa incestuosa aggregazione, raffazzonata al solo scopo di boicottare qualsiasi modifica alla 157/92.
Ma la nostra fiducia non è ancora stata sopraffatta dalla rassegnazione. Come CONFAVI confidiamo nelle pressioni che verranno esercitate nei confronti dei dirigenti di FIDC, ARCI ed Italcaccia da parte della propria base associativa, base che ha ampiamente dimostrato, sottoscrivendo con oltre 843.000 firme la nostra Petizione popolare promossa a sostegno delle modifiche alla 157/92 predisposte dall’on. Sergio Berlato, da che parte stanno i cacciatori."
Speriamo - conclude - che tra i dirigenti venatori di queste associazioni prevalga il buon senso ed il senso di responsabilità.
Le condizioni politiche presenti nell’attuale Parlamento per ridare dignità alla caccia italiana possono considerarsi come irripetibili. Sarebbe davvero un peccato non sfruttarle per colpa di qualche dirigente venatorio."
Maria Cristina Caretta
Presidente nazionale CONFAVI
Ndr: Per onore della verità e per rispetto dei lettori, lasciando ad altri - se lo vorranno - precisare le posizioni interassociative, ci corre l'obbligo di ricordare che nell'intervista a Cocchi si faceva presente che le posizioni espresse - in coerenza e nel rispetto degli impegni presi - erano il risultato di una riflessione da tempo in corso all'interno della Federcaccia e che le stesse erano state rappresentate a nome di tutta l'associazione dal Vicepresidente Dall'Olio in occasione dell'audizione presso la Commissione ambiente del Senato. Raccogliendo, nella sostanza, anche il plauso dell'on. Berlato.
Redazione BigHunter Magazine
Aggiornamento delle 15:55:
157. Botta e risposta - COCCHI A CARETTA. LE PROPOSTE SONO DI FEDERCACCIA
Riceviamo e pubblichiamo:
"Voglio confermare direttamente (anche se, correttamente, la redazione di Bighunter Magazine lo aveva già fatto) che nella mia intervista – come mi sembrava chiaro – non ho espresso convinzioni personali ma ho cercato di illustrare sinteticamente alcune delle principali proposte, che ovviamente condivido, cui la Federcaccia è giunta attraverso una riflessione ed un lavoro serio ed approfondito.
Talune di queste proposte - in particolare quelle che investono gli aspetti della programmazione del territorio, della garanzia della mobilità dei cacciatori in tutta Italia, del ruolo degli Atc, della centralità della gestione – non mi sembrano, francamente, molto somiglianti a quelle a suo tempo presentate dall’On. Berlato.
Lo dico non per sottolineare le diversità (la caccia ha anzi bisogno di unità ed ogni convergenza è la benvenuta) ma per evitare confusione, malintesi e facili tentativi di speculazione: fra le critiche espresse dal Presidente Timo alla “proposta Berlato” e gli orientamenti che io ho illustrato nell’intervista a Bighunter non c’è alcuna contraddizione, come dimostrano le posizioni presentate dai rappresentanti della Federazione all’audizione alla Commissione del Senato.
Se oggi dunque le mie dichiarazioni a Bighunter raccolgono l’apprezzamento di Maria Cristina Caretta come precedentemente avevano raccolto quelle dell’On. Sergio Berlato, li ringrazio entrambi e mi fa piacere anche perché, al di là dei rapporti personali, è un apprezzamento per le posizioni della Federcaccia".
Massimo Cocchi