Pubblicati gli atti del XVI Convegno Italiano di Ornitologia in cui l’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC e Acma avevano presentato quattro lavori scientifici.
Sono stati pubblicati gli atti del Convegno di settembre 2011 tenutosi a Cervia dove, nel contesto del mondo dell’ornitologia scientifica italiana, l’Ufficio Avifauna Migratoria insieme ad Acma avevano presentato una relazione orale e tre poster riguardanti quattro campi di studio.
La relazione riguardava una analisi del prelievo venatorio di anatidi in Italia con autori M. Sorrenti, G. Fasoli e A. Lenzoni, mentre i tre poster riguardavano: l’andamento del prelievo di pavoncelle da parte di cacciatori che esercitano questo tipo di caccia in Italia, degli autori M. Sorrenti e A. Lenzoni; il secondo i risultati dei censimenti mensili degli uccelli acquatici nell’Oasi di Canneviè – Porticino a cura di A. Lenzoni, M. Sorrenti, M. Spagnesi e G. Mariani, il terzo le stime del porciglione in due aree umide della Regione Toscana con autori A. Lenzoni e M. Sorrenti.
La pubblicazione di questi studi ne certifica la validità scientifica rappresentando un valido contributo per un confronto costruttivo con le Istituzioni e i portatori di interesse nel campo della gestione della fauna.
Ad esempio, la relazione sul prelievo di anatidi dimostra una stabilità in Toscana e un incremento in Sicilia del prelievo medio di anatidi rafforzando quanto emerge da altri campi di studio sulle presenze di anatidi cacciabili in Italia e in generale in Europa. Il Poster sulla pavoncella evidenzia anch’esso un certo incremento medio del prelievo di questo selvatico negli anni di studio, aggiungendo così una valutazione su contingenti migranti che non sono studiati per mezzo dei conteggi invernali.
Lo studio sul porciglione fornisce informazioni preziose per una specie difficilmente monitorata e anch’esso dà informazioni sulle tendenze delle presenze di questa specie nelle aree campione. Il poster riguardante i censimenti nell’Oasi di Canneviè descrive sperimentalmente quali sono le specie maggiormente presenti nell’area e la loro variazione nel corso dell’anno.
“Conoscere per gestire”: questa la filosofia della Federazione Italiana della Caccia espressa attraverso l’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC che, in questo caso con la settoriale Acma, ha prodotto questi risultati oggi certificati, utili elementi di conoscenza nel campo della gestione faunistico venatoria a livello italiano contribuendo anche a completare la raccolta delle informazioni richieste da organismi internazionali (Unione Europea, Ompo, Aewa).
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita di questi studi, dai collaboratori per le indispensabili informazioni fornite, alla dirigenza FIdC che ha sostenuto questi progetti.
Ufficio Avifauna Migratoria FIdC