Tra i tanti argomenti che tengono banco in Veneto per le elezioni amministrative regionali, c'è senz'altro anche la caccia. Probabilmente la candidata alla presidenza della Regione per il Pd, Alessandra Moretti, dovrà dare conto ai suoi amici cacciatori della candidatura di Andrea Zanoni, che, dopo il flop delle europee ora cerca il riciclo in consiglio regionale (9 sono in tutto i seggi previsti per la provincia di Treviso, dove è candidato Zanoni).
Zanoni lo conosciamo. E basta dare un'occhiata a ciò che dichiara lui stesso sul proprio sito alla voce Regionali 2015, per capire che non mollerà l'osso. Le sue idee sul tema: “per iniziare abolizione della caccia agli uccelli canori, riduzione del periodo di caccia, abolizione della caccia in deroga di uccelli protetti (fringuelli, pispole, frosoni, ecc). Divieto assoluto di ogni tipo di deroga. Divieto di uccisione di cuccioli e loro madri: oggi a norma di legge vengono cacciati i cuccioli di cervo e capriolo e i cuccioli di Volpe. Drastica riduzione delle specie cacciabili e tutela delle specie rare. Divieto di uso dei richiami vivi, degli zimbelli vivi”. E ancora: “Introduzione di una norma che preveda il divieto di introduzione di armi nei terreni privati senza il consenso del proprietario. Ciò comporterebbe l'abolizione dell'art.842 del Codice civile italiano che lo permette”. “Divieto di caccia e realizzazione di edifici civili e fabbriche nelle aree della Rete Natura 2000 (SIC – Siti di Importanza Comunitaria e ZPS Zone di protezione speciale). Con questa norma si riuscirebbe a tutelare aree di altissima valenza ambientale e faunistica come le lagune venete e friulane, il Delta del Po ed altre importanti zone umide”.
D'altro canto, occorre ricordarlo, la Moretti animalista non è, e - a meno di ripensamenti dell'ultima ora, non dovrebbe dare seguito alle richieste dell'ex esponente della Lac. In fondo in occasione delle elezioni nazionali aveva garantito la disponibilità del Pd a tutti i livelli istituzionali. “La caccia – dichiarava due anni fa - è uno dei modi di tenere vivo e tutelare il nostro territorio e le nostre peculiarità paesaggistiche e agricole, con ricadute in comparti fondamentali per la nostra economia. Non è per raccogliere facili consensi, ma perché corrisponde al vero, che vi porto un messaggio di grande disponibilità perché vi garantisco che a tutti i livelli istituzionali ci sono persone disposte ad ascoltare”.
Negli altri schieramenti si fronteggiano il candidato della Lega Nord, Luca Zaia (ex Ministro all'Agricoltura e governatore uscente) e Flavio Tosi, cacciatore e attualmente Presidente regionale della Federcaccia in Veneto, che corre con una lista propria dopo l'uscita dalla Lega Nord, appoggiato da Nuovo Centro Destra e Udc e alcuni fedelissimi ex Lega. Zaia, che se la vedrà testa testa con la Moretti, negli ultimi anni pare essersi avvicinato agli animalisti. Cosa risultata abbastanza evidente con la questione dei cervi del Cansiglio quando ha deciso di non procedere al piano di abbattimento predisposto con l'ok di Ispra e Forestale. Tanto per essere chiari all'epoca dichiarò: "Non firmerò mai un atto che comporti l’uccisione anche di un solo bambi, ciò avvenga sull’altopiano del Cansiglio o altrove".
Un altro nome forte, sempre riguardo i programmi sulla caccia, è l'ex europarlamentare Sergio Berlato, primo tra i candidati vicentini nella lista Fratelli d'Italia. Chi conoscesse altri candidati pro caccia o anti caccia lo segnali nello spazio dei commenti.