Le Associazioni EnalCaccia, URCA ed Arci Caccia della Provincia di Teramo, esprimono soddisfazione per l’approvazione cui si è giunti, da parte del Consiglio provinciale di Teramo, del “Piano Quinquennale del Prelievo del Cinghiale”.
Questo piano, che ha visto l’autorizzazione della Regione Abruzzo e dell’ISPRA, è lo strumento fondamentale indispensabile che attendevamo per il controllo serio ed efficace della “gestione cinghiale”, che tanti danni sta causando all’economia agricola della nostra Provincia. Segnaliamo con preoccupazione che si è arrivati a rimborsi per danni pari a 350 mila euro da dare agli agricoltori che di problemi ne hanno già molti.
Di fronte ai tagli alla “sanità” e alla difficoltà di reperire fondi per la viabilità è inaccettabile destinare detto importo per coprire i danni di una specie selvatica, ancorchè cacciabile. E’un’offesa alla crisi che vivono i cittadini!
Le suddette Associazioni sperano che si proceda immediatamente all’applicazione del “Piano”, in tempo per prevenire i danni alle colture cerealicole, e riportare al più presto il “suide” ad un numero più sostenibile dalle colture agricole delle nostre campagne.