Il consiglio provinciale di Modena ha approvato l'aggiornamento del
Piano faunistico venatorio. Tra le novità l'indicazione delle
nuove densità sostenibili per le diverse specie al fine di
ridurre l'impatto sull'agricoltura. Per il
capriolo è prevista la densità zero in pianura e limiti massimi in collina a fronte di una maggiore tolleranza in montagna dove in questi ultimi anni il numero dei caprioli si è ridotto anche grazie alle misure di contrasto avviate. Per centrare questi obiettivi, in pianura vengono consentite ai cacciatori una
maggiore mobilit�e altre misure tecniche operative; si tratta di cacciatori autorizzati ad effettuare la caccia agli ungulati dopo aver partecipato ad appositi corsi.
Per il
cinghiale viene previsto un obiettivo gestionale alla quale corrisponde una
soglia massima di danno per chilometro quadrato: in pratica il prelievo viene programmato in funzione delle soglie massime tollerabili dei danni alle colture. Viene confermata la
densità zero per il cinghiale sia in pianura che in collina e montagna, a parte una zona limitata tra Frassinoro e Fiumalbo.
Per intensificare l'azione di contrasto agli ungulati, è stato spostato a nord, in corrispondenza della strada provinciale Pedemontana, il confine tra la zona di pianura e quella di collina; una novità che rende, inoltre, più evidente il confine tra il territorio di pianura e quello della collina e della montagna. Previste anche
densità minime nella aree di collina e montagna dove sono presenti più specie di ungulati.
I nuovi obiettivi di equilibrio faunistico scaturiscono dall'aggiornamento del quadro conoscitivo in particolare della presenza degli ungulati (cinghiali, caprioli, daini e cervi) individuato dalla Regione. Gli obiettivi strategici individuati dal Piano faunistico venatorio della Provincia sono la difesa delle produzioni agricole e la tutela delle specie di particolare interesse naturalistico e l'equilibrio faunistico.