Presenza ridimensionata per la seconda edizione dell'Orgoglio venatorio tenuta domenica 17 maggio in occasione di Caccia Village. Un allegro corteo di cacciatori ha sfilato da Assisi a Bastia Umbra esprimendo pacatamente il proprio orgoglio di appartenere alla categoria. La giornata era iniziata con la Messa del cacciatore officiata dai frati francescani nella Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi, è proseguita con la sfilata per le vie secondarie che portano da Assisi a Bastia Umbria (3 km) e terminata a Caccia Village, dove era stato allestito un palco.
Alta la percentuale di bergamaschi e bresciani: 7 i pullman partiti da Bergamo, dice il quotidiano l'Eco di Bergamo, a cui si aggiungono i 9 di Brescia. Non mancavano rappresentanti da parte di tutte le altre regioni ma ci si aspettava una più folta presenza. Si è lontani infatti dai numeri della sfilata dello scorso anno, quando per la prima edizione, tenuta a Bergamo si contarono le diecimila presenze. I partecipanti (5 mila secondo l'Eco di Bergamo, ma molti meno secondo altre fonti) hanno comunque portato in strada le legittime richieste del settore, rivendicando una maggiore attenzione verso il ruolo ambientale della caccia e la sproporzione esistente tra loro e i cacciatori di altri paesi europei, dove le tradizioni venatorie sono tutelate e garantite grazie ad una corretta applicazione delle direttive europee.
Sul palco, si legge sempre sul quotidiano bergamasco, sono salite le diverse associazioni a nome dei loro dirigenti. Da Fortunato Busana, presidente provinciale di Acl, a Lorenzo Bertacchi, presidente provinciale Fidc a Giancarlo Bosio, per Enalcaccia e Camillo Mazzoleni li Libera Caccia, oltre a Piffari e a tutti i membri del comitato per l'orgoglio venatorio.