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Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli


giovedì 21 maggio 2015
    

Il 52% degli uccelli europei è in ottima salute. A dirlo è una nuova relazione della Commissione UE (The State of Nature in the EU) che aggiorna lo stato di conservazione di specie e habitat in Europa, in base ai dati trasmessi ogni sei anni dagli Stati membri. Il rapporto copre 240 specie di uccelli selvatici, 231 tipi di habitat e più di 1200 altre specie di interesse comunitario. La relazione tecnica, redatta dall'Agenzia europea per l'ambiente, fa parte della verifica in corso sullo stato di applicazione delle Direttive Uccelli e Habitat e servirà come spunto per la prossima revisione della strategia europea per la tutela della biodiversità.

La relazione dimostra che la maggior parte degli uccelli, nel periodo che va dal 2007 al 2012 si trova in uno status favorevole. Tuttavia circa il 17% delle specie è ancora minacciato e un altro 15% è in declino. Si tratta per lo più di specie legate all'agricoltura, una volta comuni come allodola e pittima reale. Per quanto riguarda le specie protette dalla direttiva Habitat quasi un quarto (23%) si trova in uno status favorevole. Oltre la metà (60%) è invece ancora in declino (42% status insoddisfacente-inadeguato e 18% sfavorevole). Va peggio per la conservazione degli habitat: solo il 16%  si trova in buono stato. La stragrande maggioranza degli habitat ha uno status sfavorevole, (il 47% inadeguato e il 30% gravemente sfavorevole). Le principali minacce per gli habitat individuate nel rapporto sono alcune pratiche agricole intensive e l'utilizzo di pesticidi, la riduzione dei pascoli, oltre che le modifiche antropiche del territorio (soprattutto in materia di cambiamenti idrologici).

Il rapporto sottolinea anche il successo di azioni di conservazione mirate, guidate dall'UE. Le popolazioni di gipeto (Gypaetus barbatus) e di gobbo rugginoso (Oxyura leucocephala), entrambi oggetto di  piani d'azione dell'UE, grazie al Fondo europeo LIFE, hanno avuto miglioramenti sostanziali. In generale, sottolinea la Commissione Ue, la rete Natura 2000 dell'UE (che ricopre il 18% del territorio dell'Unione europea ed è la più grande rete di aree protette in tutto il mondo), ha avuto un'importante influenza positiva sullo stato di conservazione delle specie e tipi di habitat.

"Questo rapporto – commenta il commissario per l'Ambiente, Affari marittimi e pesca, Karmenu Vella - è significativo e tempestivo. Pur emergendo complessivamente un quadro disomogeneo, la relazione dimostra chiaramente che gli sforzi per migliorare gli ecosistemi più vulnerabili possono essere molto efficaci e sottolinea inoltre la portata delle sfide che rimangono. Dobbiamo puntare a queste sfide. La salute della nostra natura è correlata alla salute dei cittadini europei e alla nostra economia”.
 
 

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7 commenti finora...

Re:Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli

Non sono nemmeno piu' notizie, al punto che il mio e' il settimo stanco commento..ma che lo chiedano a noi come sta' l'avifauna migrante Europea...Ah gia' ma noi non siamo ne attendibili( per interesse) ne certificati..

da Toni el cacciator 21/05/2015 18.44

Re:Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli

Siamo l'anello debole della catena. E' più facile attaccare noi che i produttori di pesticidi o le associazioni dei petrlieri. E ci sono gli ambientalisti, quelli seri, che inconsapevolmente prestano il fianco a questi loschi figuri. Poi noi ci mettiamo del nostro dividendo le forze!!!!

da ugus 21/05/2015 18.32

Re:Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli

Ma guarda un po la commissione Europa da giudizio favorevole alla situazione fauna e per il territorio ma i nostri ministri guarda caso interpretato tutto al contrari e chiudono anticipatamente la caccia

da antoni 21/05/2015 18.02

Re:Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli

ma guarda te che viene avanti quello che da anni diciamo noi cacciatori, sentinelle del territorio : agricoltura intensiva, pesticidi, distruzione di habitat... Ma non è che diamo fastidio appunto perchè diciamo la verità?

da tiziano57 21/05/2015 17.19

Re:Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli

....Le principali minacce per gli habitat individuate nel rapporto sono alcune pratiche agricole intensive e l'utilizzo di pesticidi, la riduzione dei pascoli, oltre che le modifiche antropiche del territorio (soprattutto in materia di cambiamenti idrologici)...MA MI SBAGLIO O QUESTA LO GIA' SENTITA!!!

da arturo 21/05/2015 14.12

Re:Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli

A però!!! Noi cacciatori italiani sono almeno 50 anni che conosciamo e denunciamo il depauperamento del territorio ma mai ascoltati. E' singolare che sia rete Natura 2000 ad aver avuto un'importante influenza positiva sullo stato di conservazione delle specie e tipi di habitat e non i parchi.Che l'Europa si sia finalmente accorta il flagello di tale strutture oltre che deleterio per fauna, flora, e biodiversità e finanziario anche quelle da noi ampiamente denunciate?

da Cacciatore a vita 21/05/2015 12.29

Re:Commissione UE: status favorevole per il 52% degli uccelli

....In generale, sottolinea la Commissione Ue, la rete Natura 2000 dell'UE (che ricopre il 18% del territorio dell'Unione europea ed è la più grande rete di aree protette in tutto il mondo), ha avuto un'importante influenza positiva sullo stato di conservazione delle specie e tipi di habitat.... ().... Mi congratulo co la commissione Europea per la decisione presa in materia ambientale e faunistica, ma poi vorrei sapere : la rete Natura 2000 dell'UE cioè quelle ZPS, SIC e pSIC che sono state prese nei parchi, che influenza hanno dato al territorio se si continua a fare agricoltura pericolosa e inquinamento. Per non dire poi di quelle prese anche al di fuori dei parchi che non hanno fatto altro che imporre altre restrizioni alla caccia come per esempio in Campania : caccia fino alle ore 12 ; divieto di caccia anche nel giorno di lunedì, beccaccia caccia fino al 31 Dicembre etc. etc. Mentre se non sbaglio le pratiche agricole intensive e l'utilizzo di pesticidi, la riduzione dei pascoli hanno continuato ad esistere. Vediamo bene cosa vietare !! La chiusura anticipata della caccia alla beccaccia e le varie restrizioni in materia venatoria non risolvono un accidente di niente con i veleni e l'abbandono ambientale ancora esistenti, la volete capire una volta e per sempre ? Un cordiale saluto ai membri della commissione.

da jamesin 21/05/2015 12.16