I cinghiali sono in aumento in tutta Europa. A dirlo è lo studio “
Wild boar populations up, numbers of hunters down? A review of trends and implications for Europe” realizzato dal National Wildlife Management Centre – Animal and Plant Health Agency (APHA) di York, in Gran Bretagna, secondo cui “in tutta Europa i numeri dei cinghiali sono aumentati negli anni ’60 e ‘70, ma si sono stabilizzati negli anni ‘80”, aumentando poi in maniera evidente nei decenni successivi.
I ricercatori hanno analizzato i dati sugli abbattimenti dei cinghiali e li hanno messi in relazione con il numero dei cacciatori di 18 paesi europei dal 1982 al 2012 concludendo che, mentre
la popolazione di cinghiali è aumentata costantemente,
la cifra dei cacciatori è rimasta relativamente stabile o è diminuita nella maggior parte dei Paesi.
Secondo gli studiosi “la caccia ricreativa non è sufficiente a limitare la crescita della popolazione di cinghiale e l’impatto relativo della caccia sulla mortalità del cinghiale è diminuito”. A incidere sulla crescita dei cinghiali sono fattori come
inverni miti, la
riforestazione e
l'intensificazione della produzione agricola. Dato che le popolazioni continuano a crescere, a meno che non si inverta questa tendenza, ci si aspetta che in futuro aumenti anche l'impatto negativo con con le attività umane. Per attenuare i conflitti uomo-cinghiale, viene sottolineato nello studio, sarebbe necessario mettere in pratica nuovi sistemi multidisciplinari.