Martedì 26 maggio durante la trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24 condotta da Giuseppe Cruciani è intervenuto telefonicamente Enrico Rizzi, segretario degli animalisti europei, che dopo aver esultato alla notizia della morte del cacciatore 73enne Savero Zatti rimasto ucciso da un cinghiale, ha ribadito che il fatto accaduto è stata una “giustizia divina”. Alle spiegazioni chieste dal conduttore sulle sue affermazioni l'ambientalista ha sottolineato che è stata “legittima difesa” da parte del cinghiale e che il cacciatore “riposi in pace all'inferno”. Rizzi ha confermato al conduttore di non vergognarsi di pronunciare queste parole e ha proseguito ad offendere anche chi conduceva la trasmissione con Cruciani.
Sono state piuttosto forti le affermazioni dell'animalista, per il quale “tutti i cacciatori sono bastardi, aguzzini e infami”. Ha continuato dicendo di non fare distinzioni tra esseri umani e cinghiali e di non considerare il fatto che il cacciatore fosse esasperato dalle continue incursioni dell'animale. Senza prestare nessuna forma di rispetto per la famiglia di Zatti, ha definito il cacciatore “un assassino in meno che circola per la strada e che ci dovrebbero essere 100 casi al giorno come questo”.