La Provincia di Prato ha concesso l'autorizzazione per l'abbattimento di piccioni e tortore, poiché ritenute specie dannose per le coltivazioni. La richiesta è stata fatta da un gruppo di agricoltori del territorio toscano - si legge su Il Tirreno. Per i piccioni non sono previste particolari limitazioni, mentre le tortore animali protetti secondo quanto stabilito dalla Convenzione di Washington del 1960, che vuole tutelare alcune specie in via di estinzione.
Secondo la legge regionale 3/94 la Provincia permette con una deroga di cacciare questi volatili con piani di abbattimento programmato. Il provvedimento riguarda le zone di Tavola, Paperino, Fontanelle, Castelnuovo e San Giorgio a Colonica per un periodo di 15 giorni. La caccia è consentita sette giorni su sette e nella fascia oraria dall'alba al tramonto con l'uso di fucili ad anima liscia fino al calibro 12, ma anche grazie all'utilizzo di dissuasori ottici, acustici e meccanici, soggetti impagliati e richiami visivi, vivi della specie e acustici con funzionamento elettromagnetico e meccanico.
Ogni intervento può essere svolto da un massimo di cinque operatori controllati da un agente di vigilanza, ovvero personale della polizia provinciale, del corpo forestale, da ufficiali di polizia giudiziaria e municipale, guardie venatorie e ambientali volontarie, distribuiti uno per ogni ettaro. I capi uccisi devono poi essere smaltiti in modo speciale; è vietato lo sparo ai nidi.