Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale dei
Verdi, comunica su facebook
l'addio al suo partito. “Da anni e anni i Verdi – scrive Bonelli – sono stati fatti sparire dall'informazione radio-tv a partire da quella pubblica. Ora – aggiunge – è arrivato il momento di far fare ad altri quello che ho fatto a partire dalla guida dei Verdi che spero sappiano trovare la giusta strada considerato che su di me pende la
fatwa politica”.
Bonelli, in questi ultimi anni, è stato il protagonista della sciagurata deriva del partito dei Verdi. Candidato a sindaco di Taranto è entrato in consiglio comunale per il rotto della cuffia. Candidato al Parlamento Europeo, col suo partito, non ha superato nemmeno la soglia di sbarramento.
Acerrimo nemico della caccia e dei cacciatori, ambientalista integralista, è uno dei maggiori responsabili dell'insuccesso del partito del sole che ride, che altrove, in Europa, gode invece di sostanziosi consensi. Sostanziosi sono stati invece - a quanto si dice, salvo smentite - i contributi pubblici che il suo partito ha continuato a incassare anche dopo che non aveva più rappresentanti in Parlamento.