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Al Senato modifiche alla 157


martedì 23 giugno 2015
    

Eradicazione totale della nutriaIn attesa che si discuta la legge Europea 2014 che prevede modifiche all'utilizzo dei richiami vivi per la caccia da appostamento, continua al Senato la battaglia sulle nutrie considerate specie nociva alla stregua di ratti e topi, e sugli appostamenti fissi.

Gli argomenti sono all'ordine del giorno nella discussione in Commissione ambiente sul cosiddetto "Collegato Ambientale", legge di stabilità 2014 (Disegno di Legge n. 1676: Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali), approvato alla Camera il 13 novembre 2014. In discussione di nuovo mercoledì 24 giugno 2015.

Sui due argomenti, questo il testo attualmente in vigore dei due articoli in discussione:

Art. 2 Oggetto della tutela (In vigore dal 21 agosto 2014)

1. Fanno parte della fauna selvatica oggetto della tutela della presente legge le specie di mammiferi e di uccelli dei quali esistono popolazioni viventi stabilmente o temporaneamente in stato di naturale libertà nel territorio nazionale. Sono particolarmente protette, anche sotto il profilo sanzionatorio, le seguenti specie:

a) mammiferi: lupo (Canis lupus), sciacallo dorato (Canis aureus), orso (Ursus arctos), martora (Martes martes), puzzola (Mustela putorius), lontra (Lutra lutra), gatto selvatico (Felis sylvestris), lince (Lynx lynx), foca monaca (Monachus monachus), tutte le specie di cetacei (Cetacea), cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus), camoscio d'Abruzzo (Rupicapra pyrenaica);

b) uccelli: marangone minore (Phalacrocorax pigmeus), marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis), tutte le specie di pellicani (Pelecanidae), tarabuso (Botaurus stellaris), tutte le specie di cicogne (Ciconiidae), spatola (Platalea leucorodia), mignattaio (Plegadis falcinellus), fenicottero (Phoenicopterus ruber), cigno reale (Cygnus olor), cigno selvatico (Cygnus cygnus), volpoca (Tadorna tadorna), fistione turco (Netta rufina), gobbo rugginoso (Oxyura leucocephala), tutte le specie di rapaci diurni (Accipitriformes e falconiformes), pollo sultano (Porphyrio porphyrio), otarda (Otis tarda), gallina prataiola (Tetrax tetrax), gru (Grus grus), piviere tortolino (Eudromias morinellus), avocetta (Recurvirostra avosetta), cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus), occhione (Burhinus oedicnemus), pernice di mare (Glareola pratincola), gabbiano corso (Larus audouinii), gabbiano corallino (Larus melanocephalus), gabbiano roseo (Larus genei), sterna zampenere (Gelochelidon nilotica), sterna maggiore (Sterna caspia), tutte le specie di rapaci notturni (Strigiformes), ghiandaia marina (Coracias garrulus), tutte le specie di picchi (Picidae), gracchio corallino (Phyrrhocorax pyrrhocorax);

c) tutte le altre specie che direttive comunitarie o convenzioni internazionali o apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri indicano come minacciate di estinzione.

2. Le norme della presente legge non si applicano alle talpe, ai ratti, ai topi propriamente detti, alle nutrie, alle arvicole. (11)

2-bis. Nel caso delle specie alloctone, con esclusione delle specie da individuare con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, sentito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), la gestione di cui all'articolo 1, comma 3, è finalizzata all'eradicazione o comunque al controllo delle popolazioni. (12) 3. Il controllo del livello di popolazione degli uccelli negli aeroporti, ai fini della sicurezza aerea, è affidato al Ministro dei trasporti.

(11) Comma così modificato dall’ art. 11, comma 12-bis, D.L. 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 116. (12) Comma inserito dall’ art. 11, comma 12, D.L. 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 116.

Art. 5 Esercizio venatorio da appostamento fisso e richiami vivi (In vigore dal 21 agosto 2014)

1. Le regioni, su parere dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica, emanano norme per regolamentare l'allevamento, la vendita e la detenzione di uccelli allevati appartenenti alle specie cacciabili, nonché il loro uso in funzione di richiami.

2. Le regioni emanano altresì norme relative alla costituzione e gestione del patrimonio di richiami vivi di cattura appartenenti alle specie di cui all'articolo 4, comma 4, consentendo, ad ogni cacciatore che eserciti l'attività venatoria ai sensi dell'art. 12, comma 5, lettera b), la detenzione di un numero massimo di dieci unità per ogni specie, fino ad un massimo complessivo di quaranta unità. Per i cacciatori che esercitano l'attività venatoria da appostamento temporaneo con richiami vivi, il patrimonio di cui sopra non potrà superare il numero massimo complessivo di dieci unità (16)

3. Le regioni emanano norme per l'autorizzazione degli appostamenti fissi, che le province rilasciano in numero non superiore a quello rilasciato nell'annata venatoria 1989-1990.

4. L'autorizzazione di cui al comma 3 può essere richiesta da coloro che ne erano in possesso nell'annata venatoria 1989-1990. Ove si realizzi una possibile capienza, l'autorizzazione può essere richiesta dagli ultrasessantenni nel rispetto delle priorità definite dalle norme regionali.

5. Non sono considerati fissi ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 12, comma 5, gli appostamenti per la caccia agli ungulati e ai colombacci e gli appostamenti di cui all'art. 14, comma 12.

6. L'accesso con armi proprie all'appostamento fisso con l'uso di richiami vivi è consentito unicamente a coloro che hanno optato per la forma di caccia di cui all'art. 12, comma 5, lettera b). Oltre al titolare, possono accedere all'appostamento fisso le persone autorizzate dal titolare medesimo.

7. E' vietato l'uso di richiami che non siano identificabili mediante anello inamovibile, numerato secondo le norme regionali che disciplinano anche la procedura in materia.

8. La sostituzione di un richiamo può avvenire soltanto dietro presentazione all'ente competente del richiamo morto da sostituire.

9. E' vietata la vendita di uccelli di cattura utilizzabili come richiami vivi per l'attività venatoria.

Questi invece i testi delle modifiche all'art. 2 e all'art. 5 proposti dal relatore della legge e dai senatori Arrigoni, De Petris e Bignami.
 
 

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17 commenti finora...

Re:Al Senato modifiche alla 157

solo soldi che la caccia non può portare nelle tasche di qualcuno,allo ra meglio eliminarla e proseguire con la GREEN ECONOMY che da anni fa arricchire tante persone collegate in scatole cinesi, vicine a Legambiente e al suo fondatore.

da zorro 26/06/2015 19.40

Re:Al Senato modifiche alla 157

A NOI!!!!

da aldo 24/06/2015 10.46

Re:Al Senato modifiche alla 157

Max 60 Concordo con lei Soldi da mettere in tasca,sparare agli sto no,meglio pagare indennizzi così qualcosa resta attaccato no? Con le nutrie sarà uguale. Sempre e solo BENITO e il prefetto Mori

da Sirio 24/06/2015 7.38

Re:Al Senato modifiche alla 157

bene invece il "testo 3" del realtore sen. Vaccari, ove tra l'altro, finalmente, si stabilisce con norma nazionale circa i titoli amministrativi/autorizzativi necessari all'impianto degli appostamenti fissi, eliminando l'assurdo quadro attuale basato su preventive autorizzazioni paesaggistico-ambientali, o permessi a costruire sulla mancanza dei quali gli animalisti hanno giocato la loro partita anticaccia ....

da ERMES74 24/06/2015 7.34

Re:Al Senato modifiche alla 157

De Petris & C. fuori da ogni logica e genuino spirito ecologista ... tutelare specie alloctone invasive come la nutria, per di più in contrasto al nuovo Regolamento UE 1143/2014 che impone l'obbligo di eradicazione e controllo delle specie allocotone invasive ... se passassero i loro emendamenti forse per la prima volta potremmo aspettarci (magari suggerita da FACE) l'apertura di un procedimento UE/Pilot non già a danno dei cacciatori, ma (udite udite) contro gli ambientalisti nazionali e le relative politiche ... è la nemesi ?

da ERMES74 23/06/2015 23.54

Re:Al Senato modifiche alla 157

Non W il Duce ma W W W W sempre e solo il Duce!!!

da s.g. 23/06/2015 20.45

Re:Al Senato modifiche alla 157

Manu ciao illuso W il Duce

da Faccetta Nera 23/06/2015 19.36

Re:Al Senato modifiche alla 157

Manu ciao illuso W il Duce

da Faccetta Nera 23/06/2015 19.36

Re:Al Senato modifiche alla 157

vedo ancora che se ne fa una questioni di partito.(destra...sinistra).il che dimostra che alcuni non hanno ancora capito un .....na mazza.per quanto riguarda le nutrie,na botta e via.mica le dovete mettere nel carniere.green economy...altri soldi da mettere in tasca,dei soliti furbi(per non dire delinguenti).

da max 60 23/06/2015 17.39

Re:Al Senato modifiche alla 157

uga uga lambadu' uh uh!

da da clandestino 23/06/2015 17.04

Re:Al Senato modifiche alla 157

I cittadini piangono per le tasse soffocanti, la sanità fà acqua, gli immigrati stanno invadendo la nazione e non si sa dove metterli, ma guardate dove vanno a finire a rompere le scatole ai cacciatori, nel contempo, magari modificano qualche articolo della legge mangiasoldi e siamo tutti felici e contenti.

da Sparviero 23/06/2015 14.57

Re:Al Senato modifiche alla 157

gran parte di tutto questo è fuffa, sia di qua che di là. il governo ha già deciso e la proposta del relatore sarà quella che verrà approvata. salvo ripensamenti dell'ultima ora, ma non redo. pronto a farmi smentire dalla de petris o da arrigoni. sarebbe interessante sapere se in questa legge di stabilità onnicomprensiva si parla anche di sostegni economici ai parchi e della revisione della 394. indagate per piacere. poi, registro con non malcelata soddisafazione che qualcosa sta cambiando. non so se dipende da renzi o dalla situazione ormai non più governabile, ma da qualche mese a questa parte (PIù O MENO DA QUANDO C'è RENZI) si susseguono gli arresti per truffa o malversazioni varie da parte di enti, aziende o persone collegate al denaro pubblico e agli interessi che lo orientano. anche se solamente fosse un problema di cambio generazionale, sarebbe una vera e propria manna dal cielo. ci vorranno generazioni per cambiare l'andazzo tutto nostrano di considerare la cosa pubblica e gli interessi dei cittadini come se fossere il cortile di casa, dove si può razzolare senza temere alcunchè. ma comunque speriamo che si prosegua su questa strada, anzi che si accelleri. un paio d'anni fa, a un economista di grido qualcuno chiese qual'era la sua soluzione per il malessere italiano. allargare le carceri, rispose lui, seccamente, anche se con un po' di ironia. ecco, speriamo che sia arrivato il momento. si litigheranno fra costruttori e politici e burocrati, per aggiudicarsi la torta (del malaffare, ovviamente), ma prima o poi, se ci vogliamo salvare, queste carceri bisognerà riempirle. e non solo con quei poveri diseredati di "clandestini"

da manu ciao 23/06/2015 14.16

Re:Al Senato modifiche alla 157

Però,questi quattro politici fanno presto a modificare norme leggi e regolamenti quando si tratta di eradicare un problema a loro molto scomodo! Ma pensate che siano in grado di fare delle modifiche a favore dei cacciattori?!... Ogniuno per sè e dio per tutti!!!

da s.g. 23/06/2015 13.24

Re:Al Senato modifiche alla 157

oltre a ben 25 parchi nazionali, fra i quali meritano di essere salvati solo i 5 veri grandi parchi nazionali che c' erano gia' prima della folle legge 394/91. Poi ci sono ben 135 inutili parchi regionali......comincino a sfoltire quelli !!

da Fabrizio 23/06/2015 13.18

Re:Al Senato modifiche alla 157

Ma le nutrie per la legislazione italiana non sono specie invasiva,ma specie non soggette a nessuna tutela ,come topi ratti ed arvicole.

da Ma chi li scrive Sti comunicati?? 23/06/2015 13.12

Re:Al Senato modifiche alla 157

Gli amici sinistroidi stranamente sono veloci quando si tratta di ''favorire'' l'attività venatoria e i cacciatori, e ancora ci sono testine che li votano....e già poi si lamentano sui blog, ma andate a cagare!

da paolo66 23/06/2015 12.54

Re:Al Senato modifiche alla 157

E della legge sui parchi per abolire quelli inutili e le aree contigue, ci sono se non sbaglio : 21 parchi nazionali 128 parchi regionali 145 riserve naturali statali 20 aree marine protette 370 riserve naturali regionali 137 altre aree naturali protette Oltre 3 milioni di ettari, quasi l’11% dell’intero territorio italiano. C'è qualche politico che legge ( di quelli che vogliono il bene dell'Italia) che ci sappia dire quanto si spende ( sicuramente molti milioni di Euro) per sostenere anche quelli che sono doppioni e che si potrebbero abolire cambiando la legge ? Cordialità

da jamesin 23/06/2015 12.45