Un bambino di 11 mesi è ricoverato all'ospedale Meyer di Firenze per una grave carenza nutrizionale. Sotto accusa la dieta vegana, quindi priva di carne, pesce, uova, latte e latticini, miele, seguita dai genitori che vivono in un piccolo centro vicino a Pontedera. La Procura di Pisa sta indagando dopo la segnalazione giunta dai medici dell'ospedale Cisanello di Pisa. L’inchiesta è scattata d’ufficio e l’iscrizione dei genitori nel registro degli indagati, per maltrattamenti in famiglia, è principalmente un atto dovuto anche per consentire loro di nominare propri consulenti.
Nei giorni scorsi il piccolo era stato ricoverato nell'ospedale pisano, ma visto il quadro clinico preoccupante è stato necessario il trasferimento al Meyer dove è stato subito sottoposto alle prime cure. Il bimbo è malnutrito e le sue condizioni meritano “serie attenzioni”: è costantemente seguito dai medici del reparto di malattie metaboliche.
Le indagini in corso stanno cercando di fare chiarezza sul tipo di alimentazione a cui il piccolo in questi mesi è stato sottoposto, in particolare sul tipo di latte somministrato. E' possibile che la madre alimentasse il figlio con il suo latte, ma quello di una mamma che segue un'alimentazione vegana è povero di nutrienti. Si mira anche capire se il bimbo è mai stato seguito da un pediatra e, in caso affermativo, se il medico non si fosse accorto di eventuali condotte anomale dei genitori.
Quello vegano è un regime alimentare al centro di diverse controversie: secondo gli esperti, la probabilità di deficit di alcuni nutrienti è maggiore se si eliminano i prodotti di origine animale dall’alimentazione di un organismo in via di sviluppo, come è appunto quello dei bambini.
L’associazione dei vegani italiani “Progetto vivere vegan” onlus fa sapere in una nota che “i bambini, figli di vegani e non, necessitano più di tutti di nutrienti fondamentali per lo sviluppo. Se i genitori non hanno prestato attenzione al regime alimentare del proprio figlio, non è perché sono vegani, ma semplicemente perché sono stati forse colpevolmente superficiali. Ma preferiamo non entrare in merito a questo caso specifico, perché ancora non sono chiari i dettagli ed è quindi inutile e sbagliato tirare conclusioni affrettate” (corrierefiorentino.it).