Ieri presso Palazzo Foti è stato presentato il
corso per caposquadra alla caccia al cinghiale in braccata. L'iniziativa è stata portata avanti dall'Atc sotto la sollecitazione dell'amministrazione provinciale. Il corso gratuito, per una durata complessiva di 26 ore, si svolgerà per i prossimi due week-end, presso il Palazzo della Provincia nel quartiere di Spirito Santo a
Reggio Calabria. I temi trattati spazieranno dalla biologia, alla pianificazione faunistica-venatoria, dagli aspetti legati alle armi, alla balistica ed ai cani.
“Garantire la tutela della salute per chi va a caccia - ha affermato l'Assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria Gaetano Rao - è uno degli obiettivi primari, ponendo l’attenzione sul fatto che la caccia al cinghiale è tra le più pericolose”.
Al termine delle lezioni saranno formate 103 squadre con altrettanti caposquadra, a cui sarà rilasciato un attestato di certificazione ISPRA. Ogni squadra, tramite un nuovo accordo, avrà a disposizione 300 ettari di territorio. Inoltre è stato istituito il registro delle presenze: ogni cacciatore prima di uscire in battuta di caccia dovrà firmare ed ogni squadra dovrà essere composta da un minimo di 12 componenti.
“Nell’immaginario collettivo – ha aggiunto infine il presidente della Provincia, Giuseppe Raffa – i cacciatori rappresentano l’antitesi agli ambientalisti, ma così non è: le due esperienze, infatti, possono camminare in sinergia”. La caccia al cinghiale “può essere vista come una forma preventiva, considerando i danni che i cinghiali provocano al territorio. Il cacciatore dunque si cala in pieno nel progetto complessivo di ristabilire un equilibrio ambientale” (strettoweb.com).