La Sardegna è l'unica Regione d'Italia ancora sprovvista di un Piano regionale faunistico-venatorio. Per questo il Comitato provinciale faunistico di Nuoro reclama la pronta attuazione della legge nazionale 157/92 (“Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”) con i relativi ambiti territoriali di caccia. “Un mese fa abbiamo fatto una riunione con il Comitato faunistico provinciale – spiega Lallo Manca, membro dello stesso Comitato – e tutti dai cacciatori agli ambientalisti fino ai naturalisti, all’unanimità abbiamo deciso di non prendere più in considerazione le istanze provenienti dal Comitato faunistico regionale perché a nostro parere sono illegittime, almeno fino a quando la Sardegna non si uniformerà agli Atc".
Da diversi anni si trascina il malcontento generale di cacciatori, ambientalisti e naturalisti di Nuoro e provincia che non accettano di buon grado le migrazioni dei cacciatori campidanesi accusati di comportamenti predatori e disinteresse nella tutela dell’ecosistema barbaricino. Il fatto è che questa legge costringerebbe i cacciatori cagliaritani a sparare solo nel territorio di appartenenza, ostacolando il loro nomadismo. “Il cuore della legge prevede che ogni cacciatore stia nel proprio ambito territoriale – prosegue Manca – conferendo ai comitati provinciali potere decisionale sull’emanazione dei Piani faunistici provinciali, della durata di cinque anni, dove vengono definiti i criteri faunistici e dell'attività venatoria. Ora invece a decidere è la Regione e tutte le nostre proposte sono state bocciate a beneficio delle esigenze dei cacciatori cagliaritani”.
Inoltre prosegue Manca “ci sono delle specie che hanno bisogno di essere tutelate, come la pernice e la lepre. Sono anni che ci battiamo perché chiudano i calendari venatori di queste specie” (lanuovasardegna).