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News Caccia

A Siena cresce la protesta


martedì 7 luglio 2015
    

Riceviamo e pubblichiamo:


Da anni la gestione faunistica e venatoria a Siena è in crisi profonda. La Provincia ha rinunciato a governare,  non compiendo scelte o assumendo decisioni contraddittorie: una latitanza che ha cancellato le esperienze virtuose che avevano fatto di Siena un modello per l’intero Paese.

La vicenda dei mancati interventi di controllo sulla volpe (la Provincia che revoca nel 2013, l’attuazione del piano nonostante il parere positivo di Ispra e la pronuncia favorevole del Tar per le proteste di pochi animalisti) segna un momento emblematico, la dichiarazione pubblica della incapacità o della mancanza di volontà di governo, dimostrata peraltro da tanti fatti successivi: la non realizzazione degli interventi di controllo sugli ungulati e sulle altre specie, unico caso in Toscana è oramai una costante.
Situazione ulteriormente compromessa nelle ultime settimane con l’ingiustificabile dilazione dei tempi di avvio della caccia di selezione al capriolo e l’adozione di una delibera per gli interventi di controllo del cinghiale con il metodo della selezione che non risolve alcunché, scontenta tutti, semina incertezze, non assicura la benché minima efficacia.

La conseguenza - ormai non si tratta più di allarmi e preoccupazioni, ma di fatti – è l’aumento drammatico degli squilibri sul territorio, il peggioramento della condizione ambientale, la crescita e la diffusione territoriale dei danneggiamenti alle colture agricole (danni, va ricordato, risarciti solo ed esclusivamente con i soldi versati dai cacciatori) e dunque ad una componente fondamentale dell’economia senese.
Le Associazioni della Confederazione dei Cacciatori Toscani hanno denunciato da tempo e ripetutamente  l’insostenibilità di questa situazione, impegnandosi quotidianamente nel confronto e presentando proposte puntuali che l’Amministrazione ha prima affermato di apprezzare e condividere e poi ha sempre completamente disatteso.
    
Le nuove norme regionali sulla governance del settore con la costituzione dei nuovi Comitati degli Ambiti Territoriali di Caccia e la garanzia (grazie alla riduzione della tassa regionale e alla destinazione diretta agli ATC di analogo importo) di quantità e tempi certi nella disponibilità di risorse economiche per la gestione costituivano occasione preziosa per una svolta decisa, per rilanciare su queste basi programmazione e gestione.

Neppure questa occasione è stata colta dalla politica e dalle Istituzioni provinciali: la legge disponeva la nomina del Comitato dell’Atc entro il 30 aprile, la Provincia ha deliberato il 23 giugno e pubblicato l’atto addirittura il 30 giugno; il Comitato non è dunque ad oggi ancora insediato; le nomine, almeno per quanto riguarda la componente venatoria, sono state decise in totale dispregio del criterio della rappresentatività delle Associazioni stabilito dalla Legge.

Ritardi e scelte che compromettono ulteriormente una situazione già gravissima, che costringeranno fra l’altro ad agire nelle sedi giudiziarie deputate per la indispensabile e doverosa verifica di legittimità.
Le Associazioni aderenti alla Confederazione dei Cacciatori Toscani, nel mentre si attivano per tutelare il rispetto della legge e di principi elementari di democrazia rappresentativa, vogliono ancora esprimere il massimo dell’impegno possibile per garantire che comunque, anche in questa situazione difficilissima, il territorio, la fauna, la caccia a Siena non siano lasciati senza alcuna gestione.
Con grande senso di responsabilità faremo quanto in nostro potere perché l’ATC funzioni, dia risposte ai tanti problemi sul tavolo, non permetta che l’inerzia o l’incapacità ne determinino altri.
           
Ad ottobre finalmente è annunciata la conclusione dell’ter per l’effettivo trasferimento alla Regione delle deleghe in materia faunistica e venatoria fino ad oggi esercitate dalle Province.
Una prospettiva ormai ravvicinata, un processo che dovrà essere governato e regolato con attenzione, ma che apre uno scenario nuovo che vogliamo diventi l’avvio della riconquista, a Siena, del terreno perduto in questi anni.

La Confederazione lavora e lavorerà per questo con l’auspicio che anche le altre componenti sociali, in primo luogo gli Agricoltori, affrontino l’impegno con il medesimo spirito e l’invito pressante a tutti i cacciatori ad unire le forze per l’obbiettivo comune.
E’ comprensibile che scontento e malumore siano diffusi fra i cacciatori, che hanno visto disconosciuti e vanificati gli sforzi compiuti negli anni per gestire la fauna ed i suoi equilibri, prevenire i danni all’agricoltura, migliorare l’ambiente nell’interesse, oltre che della loro passione,  della comunità in generale.

Dalla palude però non si esce alimentando polemiche artificiose e interessate contro le Associazioni venatorie della CCT, le sole ad aver sempre coerentemente avanzato proposte e contrastato le scelte sbagliate,  né ha alcun futuro un atteggiamento che solletica qualunquismo e disfattismo.
Dalla palude al contrario si esce con la capacità di presentare idee e programmi e di schierare sul campo le risorse umane ed organizzative indispensabili per sostenerli e realizzarli: è quanto la Confederazione ha l’ambizione e la convinzione di fare.


                        Confederazione Cacciatori Toscani
                        (Federcaccia – Arcicaccia – Anuu)

 

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13 commenti finora...

Re:A Siena cresce la protesta

Alessandro, il daino è un animale alloctono,e difatti adesso NON è CACCIABILE. Il CAPRIOLO,AUTOCTONO,è cacciabile adesso solo per quanto concerne il maschio adulto. Applicate una seria gestione (sottolineo seria gestione) degli ungulati e anche voi potrete dar sfoggio a questa pratica venatoria in questo periodo.Saluti PS:ho sentito proprio ora telefonicamente un dirigente delle tue parti dicendomi che inizia a bubbolà di gestione programmatica anche da voi......poi non dite che vi avevamo avvertiti !

da TOSCANO INCAZZATO NERO 09/07/2015 18.26

Re:A Siena cresce la protesta

Ma l'importante è' che Legambiente sia d'accordo con voi!!

da Maremma maiala 08/07/2015 21.18

Re:A Siena cresce la protesta

tutti gli anni si assiste a giornalate cinghiali che creano incidenti stradali devastano roccolti in altri luoghi dove si verifica questa situazione la caccia al cinghiale è aperta tuttu l'anno a tutti i cacciatori da noi invece viene riservata alle squadre dei cinghialai che fanno degli abbattimenti ridicoli perche hanno paura che non gli restano per la stagione ma di che se na fanno di tutta quella carne 50 -60 anche 80 abbattimenti al giorno e cosi un selecontrollore per abbattere un capriolo è obbligato a fare censimenti e prestazioni d'opera e i cighialai si portano a casa quintali di carne senza fare nulla.

da selecontrollore 08/07/2015 14.37

Re:A Siena cresce la protesta

vergogna la provincia di siena si è fatta riconosciere ancora una volta e le associazioni venatorie si preoccupano solo di fare le tessere e ora si son messe tutte ad abbaiare quando i regolamenti sono gia stati scritti ma prima dove erano a cena con gli amici politici della provincia.

da io 08/07/2015 14.21

Re:A Siena cresce la protesta

ma le provincie o non sono state abolite aboliamo anche le norme provinciali risevate agli amici leviamo di mezzo questi mangiauffo e utiliziamo le norme regionali che è meglio.

da cacciatore 08/07/2015 14.06

Re:A Siena cresce la protesta

Vittoria di Pirro.

da F.D. 08/07/2015 11.52

Re:A Siena cresce la protesta

Volete ottenere qualcosa da questi polituncoli che vi hanno snobbato? Bisogna presentarsi in 3/4 mila sotto alla sede della provincia tutti vestiti di verde a protestare pacificamente ma fermamente.

da Little John 08/07/2015 11.47

Re:A Siena cresce la protesta

cct siete bravi a lamentarvi ,ma sono i vostri amici politici che Vi hanno ridotto Così gli stessi che si sono spolpato Mps chi è Causa del suo male pianga se stesso!

da passatore 07/07/2015 22.14

Re:A Siena cresce la protesta

Finito Mps finita Siena.

da POERANNOI 07/07/2015 21.01

Re:A Siena cresce la protesta

avrei una proposta da fare: LA selezione se la faccia la provincia, gli art 37 idem se non si coinvolgono le associazioni agricole, che mi sembra stiano sull'albero a cantare e a prendere in qualche modo le nostre risorse non si va da nessuna parte. Quindi sarà il sacrificio di un anno, al cinghiale si esce e non si recupera nulla, alla selezione idem, x gli art.37 anche, vuoi vedere che qualcuno si sveglia? a cominciare dalla regione che ha fatto una legge pre-elettorale ed ora tutto tace alla faccia di tutti cittadini, cacciatori e chi più ne ha più ne metta e di cui ne è latitante!

da falco 07/07/2015 16.33

Re:A Siena cresce la protesta

ma in provincia a Siena chi c'e'?? mangiatori di soldi dei contribuenti, con appresso un drappello di animalisti che non sanno dove andare, da toscano dico che non gli e' bastato rovinare il MPS di siena ora anche la caccia vogliono rovinare.. e ho detto tutto!

da arturo 07/07/2015 14.00

Re:A Siena cresce la protesta

Anche io ho già pagato 100 euro per NON andare a caccia in piemonte ma fino a quando non si farà piazza pulita di queste connivenze politiche, clientelismo e soprattutto malafede, non andremo da nessuna parte

da lupo69 07/07/2015 10.57

Re:A Siena cresce la protesta

a siena non importa se i cinghiali mangiano tutto la cosa piu importante è accontentare gli amici politici e gli amici cinghialai tanto i danni si pagano con i soldi di tutti i cacciatori hanno trovato la scusa che si deve riorganizzare l' ATC ma per prendere i soldi ci sono riusciti bene vergogna vergogna vergogna.

da cacciatore che a pagato 100 euro per corso caccia di selezione al cinghiale 07/07/2015 10.04