Nei giorni scorsi si è svolto a Comiso (RG) il 1° Meeting degli Stati Generali della Caccia di Sicilia, sul tema “La Gestione Faunistico Venatoria nella regione Siciliana. Il ruolo dell’associazionismo venatorio”, che ha visto la partecipazione di circa 250 persone. Intento principe dell'evento è stato quello di scuotere le associazioni venatorie per trovare una linea comune in difesa degli interessi della categoria che non sono estranei a quelli dell'ambiente.
I lavori sono stati introdotti da Carmelo Francesco Alfano, portavoce del Comitato Interassociativo Venatorio della provincia di Ragusa, promotore dell’iniziativa, che ha sottolineato come “il mondo venatorio sia inscindibile dalla tutela della fauna selvatica, così come titola la legge di settore – 157/92. A dispetto della norma e dell’obbligo di gestione da parte della Pubblica Amministrazione, ha ribadito Alfano, la Regione siciliana non presta alcuna cura alla fauna selvatica, determinando “l’abbandono dei territori, la debilitazione delle presenze faunistiche che spesso si ammalano, senza alcun intervento sanatorio men che meno preventivo, per poi subire gli inevitabili attacchi infettivi che, di tanto in tanto, allarmano governi e popolazioni. Le Ripartizioni Faunistico Venatorie, uffici preposti alla gestione della materia, sono state praticamente ignorate, lasciate senza personale e senza risorse, adesso addirittura smantellate”.
Hanno partecipato al Meeting, tenendo proprie relazioni, anche i presidenti regionali Giuseppe Evola (Enalcaccia), Sebastiano Valfrè (ANUU), Giuseppe Rovituso (Regno delle Due Sicilie), Giovanni Immordino (Federazione Caccia delle Regioni d’Europa) e il consigliere nazionale Enalcaccia Giuseppe Curatolo.
I lavori si sono conclusi delegando, per acclamazione, Carmelo Francesco Alfano ad elaborare una proposta unitaria in cui tutte le aavv operanti in Sicilia sappiano aderire per ottenere maggiore attenzione e rispetto da parte del Governo Regionale sulle proposte che nascono (radiortm.it).