Per limitare i danni alla produzione agricola e zootecnica, Coldiretti Toscana, nell'ambito di una campagna di sensibilizzazione a livello nazionale, nell'incontro con il nuovo assessore all'agricoltura Marco Remaschi, oltre alla costituzione di un tavolo permanente per affrontare sistematicamente il problema, ha presentato un documento circostanziato, col quale propone una serie di misure straordinarie. Ad esempio, in caso di presenza di ungulati nella zone in cui tale presenza non è ammessa, richiede che sia assicurato il tempestivo intervento di abbattimento su segnalazione dell’imprenditore agricolo. Propone poi che, per far fronte al pagamento di risarcimenti che dovessero superare la disponibilità dei fondi appositamente costituiti, la Regione possa far ricorso a forme assicurative.
Secondo il testo Coldiretti è poi necessario far sì che l’introito della tassa erariale, pari al 50% dei proventi di caccia del quale dispongono le Regioni per la realizzazione dei programmi di gestione faunistico-ambientale, sia prioritariamente impiegato per prevenire e indennizzare i danni da fauna selvatica.
Per garantire una maggiore semplificazione delle procedure di accertamento ed erogazione, può essere utile, secondo Coldiretti, prevedere anche la possibilità di stipulare convenzioni con i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola. E nell’attuale fase di avvio della riforma degli ATC appare a Coldiretti necessario che la Regione definisca precise linee di indirizzo per uniformare le modalità di gestione con l’obiettivo di contenere i costi di funzionamento, uniformare le procedure per gli indennizzi e la prevenzione.