Questo - salvo errori - è il testo dell'art. 21 (ex art. 19 approvato alla Camera) della Legge Europea, che secondo un trionfalistico comunicato di tale Mamone Capria, presidente della Lipu, è stato approvato in via definitiva.
Capo VIII - DISPOSIZIONI IN MATERIA AMBIENTALE
(Disposizioni relative alla cattura di richiami vivi. Procedura di infrazione n. 2014/2006).
1. Il comma 3 dell'articolo 4 della legge 11 febbraio 1992, n.157, è sostituito dal seguente:
“3. L'attività di cattura per l'inanellamento e per la cessione ai fini di richiamo può essere svolta esclusivamente con mezzi, impianti o metodi di cattura che non sono vietati ai sensi dell'allegato IV alla direttiva 2009/147/CE da impianti della cui autorizzazione siano titolari le province e che siano gestiti da personale qualificato e valutato idoneo dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. L'autorizzazione alla gestione di tali impianti è concessa dalle Regioni su parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il quale svolge altresì compiti di controllo e di certificazione dell'attività svolta dagli impianti stessi e ne determina il periodo di attività”.
2. I commi 1-bis e 1-ter dell'articolo 16 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, sono abrogati.
Al Proposito, nei giorni scorsi, sempre al Senato, è stato approvato un ordine del giorno (citato dallo stesso personaggio di cui sopra, che dicono discepolo di tale Pecoraro Scanio; chi s'assomiglia si piglia: hanno tutti e due doppio cognome con riferimenti ovinocaprini) che “impegna il Governo a prevedere una modifica legislativa affinché l'autorizzazione alla gestione di tali impianti sia concessa dalle regioni nel rispetto delle condizioni e delle modalità previste dall'art. 19 bis” della 157.
In extremis, i senatori della Lega Candiani e Arrigoni avevano ripresentato degli emendamenti per contrastarne l'approvazione, denunciando il “grave colpo al mondo rurale, che ha di fatto cancellato definitivamente tradizioni storiche come la cattura degli uccelli da richiamo per l'attività venatoria coi roccoli (oltre alla “possibilità di cucinare in tutto il paese gli antichi piatti a base di piccola”).