“L'articolo 21 della legge europea che il Senato ha appena licenziato in via definitiva proibisce, nella cattura degli uccelli, l'utilizzo di metodi che non consentono la selezione delle specie e non previsti dalle normative. Questo per rispondere alla procedura di infrazione cui è andata incontro l'Italia nell'applicazione della Direttiva Uccelli da parte di alcune Regioni. Con il nostro ordine del giorno, che è stato approvato da tutta la Commissione Ambiente e accolto dal Governo in 14° Commissione, chiediamo di chiarire meglio quali siano gli impianti consentiti, dal momento che la 'Direttiva uccelli' non ha inteso in alcun modo vietare l'uso di richiami vivi”.
Lo dicono i senatori del Pd Massimo Caleo e Stefano Vaccari, rispettivamente capogruppo e segretario nella Commissione Ambiente. “La Direttiva uccelli - spiegano i due senatori Dem - stabilisce che gli uccelli possono essere prelevati in piccole quantità, in modo selettivo e non massivo, attraverso l'uso di determinate reti, quali per esempio quelle utilizzate per le attività di indagine ornitologica (in uso ad ISPRA) che consentono la cattura ma anche l'immediata liberazione delle specie non consentite. Con il nostro ordine del giorno chiediamo pertanto al Governo di chiarire l'interpretazione del termine 'impianti' inserito nella legge europea. Gli impianti gestiti su autorizzazione regionale, infatti, soprattutto quelli a reti verticali, rappresentano elementi tipici e tradizionali in molte regioni, gestiti con professionalità e competenza e non comportano rischi di uccisioni di massa, proprio come previsto dall'articolo 8 della Direttiva” (senatoripd.it).