In una nota, Acl si dice scettica nonostante tutte le promesse della
Regione Lombardia per quanto riguarda “
la caccia in deroga”, una forma di caccia forte e radicata sul territorio. Ciò che chiede l'associazione alla Giunta è una
delibera per consentire il
prelievo in piccole quantità di fringuello, peppola e storno; una richiesta legittima, precisa l'Acl, in quanto risponde alle regole, nonché all'autonomia che ogni Regione ha su determinate materie, tra cui appunto caccia e pesca.
L'Associazione commenta in un'altra nota anche ciò che è accaduto in
Senato la scorsa settimana: la
chiusura dei roccoli è un colpo dritto al cuore alle cacce tradizionali – fa sapere. Adesso è necessaria una risposta ferma da parte di tutte le Aavv. Acl chiederà all’Assessorato Agricoltura della Regione Lombardia, retto da Gianni Fava, di
sospendere la banca dati richiami vivi. Il censimento dei richiami ed il relativo data-base è stato giustificato come unica condizione per il funzionamento degli impianti di cattura, venendo meno i roccoli, di conseguenza dovrebbero venir meno tutti gli adempimenti collegati.