La giunta regionale toscana ha approvato la delibera per il prelievo in deroga di storni e piccioni. Il documento, presentato su iniziativa dell'assessore all'agricoltura, foreste, caccia e pesca, Marco Remaschi, è stato adottato con l'obiettivo di prevenire i danni e di proteggere le coltivazioni di qualità della Toscana, in particolare vigneti e oliveti, e le relative aziende che subiscono un danno finanziario “sicuramente grave, difficilmente quantificabile e solo parzialmente risarcibile”.
Il prelievo in deroga dello storno viene autorizzato nel periodo compreso tra il 4 ottobre e il 13 dicembre 2015, in 84 Comuni e deve essere fatto solo nei vigneti, negli uliveti e nei frutteti a maturazione tardiva, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri; inoltre solo in presenza del frutto pendente e negli appezzamenti in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture.
La delibera indica in circa 30.000 il numero di capi di storno prelevabili in Toscana nel 2015 in attuazione del provvedimento, così ripartiti fra le Province interessate (nei comuni dove è autorizzato il prelievo): 1220 capi a Arezzo (Bucine, Castiglion Fiorentino, Castel San Niccolò, Monte San Savino e Poppi), 6600 capi a Firenze (Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Lastra a Signa, Marradi, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Signa e Vinci), 1430 capi a Livorno (Bibbona, Campiglia Marittima, Collesalvetti, Rosignano Marittimo e San Vincenzo), 3300 capi a Lucca (Camaiore, Capannori, Lucca, Massarosa, Montecarlo e Pietrasanta), 3260 capi a Massa Carrara (Aulla, Carrara, Fivizzano, Massa e Filattiera), 2570 capi a Pisa (Calci, Casciana Terme, Cascina, Castelfranco di Sotto, Pisa, Pomarance, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce, Vecchiano, Vicopisano e Volterra), 4890 capi a Pistoia (Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese, Quarrata, Serravalle Pistoiese e Uzzano), 2700 capi a Prato (Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano e Prato) e 4030 capi a Siena (Casole d'Elsa, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chianciano, Colle Val d'Elsa, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Montepulciano, Monteroni d'Arbia, Poggibonsi, Rapolano Terme e Siena in provincia di Siena).
Al fine di monitorare i limiti di prelievo e disporre l'eventuale sospensione anticipata i cacciatori devono comunicare alla Provincia di residenza il numero dei capi di storno abbattuti in deroga entro il termine ultimo del 12 novembre 2015, e le Province devono trasmettere i dati alla competente struttura della Giunta regionale entro 20 novembre 2015.
Il prelievo in deroga del piccione è autorizzato nel periodo compreso tra il 4 ottobre e il 13 dicembre 2015 in 30 Comuni, solo negli appezzamenti in cui sono presenti le coltivazioni di cereali, proteaginose e oleproteaginose, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri, in presenza di coltura in atto e in presenza di sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture; verrà effettuato inoltre in prossimità dei centri aziendali di stoccaggio e dei centri di conferimento delle produzioni agricole, per un raggio di 200 metri, fatto salvo il rispetto delle distanze dai luoghi di lavoro previste dalla normativa vigente (i magazzini di stoccaggio delle granaglie devono garantire l'occlusione degli accessi alle finestre con rete di maglia adeguata nonché porte basculanti).
Questi i Comuni dove è autorizzato il prelievo del piccione. Provincia di Lucca (Altopascio, Capannori, Lucca e Porcari); Provincia di Livorno (Bibbona, Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Cecina, Collesalvetti, Rosignano Marittimo e San Vincenzo); Provincia di Pistoia (Agliana, Chiesina Uzzanese, Larciano, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Ponte Buggianese e Quarrata); Provincia di Prato (Prato); Provincia di Siena (Casole d'Elsa, Cetona, Chianciano Terme, Colle di Val D'Elsa, Montepulciano, Monteriggioni, Siena e Sovicille).
Il prelievo da appostamento dello storno e del piccione è consentito esclusivamente ai cacciatori residenti in Toscana per un massimo di venti capi complessivi giornalieri e cento capi complessivi per cacciatore per l'intero periodo (4 ottobre 2015 – 13 dicembre 2015) con l'uso di fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi o a ripetizione semiautomatica, con caricatore contenente non più di due cartucce di calibro non superiore al dodici. Non è consentito l'uso di richiami della specie di riferimento ed è vietata la vendita degli storni e dei piccioni prelevati.