Il vicepresidente Christian Borromini ha presentato al Consiglio provinciale di Sondrio un documento che prevede la possibilità per i cacciatori di catturare due anziché un esemplare di cinghiale gratuitamente durante la stagione venatoria e soprattutto attua un piano strategico per contenere i danni provocati dagli animali.
“Primo atto del genere in provincia – ha dichiarato Borromini – una prima fase per arrivare ad approvare le modifiche al regolamento della caccia prima dell’inizio dell’attività venatoria”. Il piano contiene le statistiche degli ultimi anni sia in merito ai danni provocati sul territorio, sia per quanto riguarda i numeri degli abbattimenti dei capi.
Quest'ultimi sono andati via via aumentando negli ultimi anni, ma non autorizzano comunque alla caccia. “La nostra posizione resta ferma – ha spiegato Borromini – proprio per evitare che vengano introdotti altri animali sul territorio”. Il piano, pur riconoscendo come il controllo diretto attraverso l’abbattimento con armi da fuoco sia quello che dà maggiori risultati nella riduzione di incursioni, sottolinea come sia necessario diversificare gli strumenti di controllo e di prevenzione, come ad esempio le recinzioni elettriche, piuttosto che la cattura con gabbie trappola o chiusini (laprovinciadisondrio.it).