"Apprendiamo dalla stampa - fa sapere in un comunicato l'associazione siciliana Artemide Caccia e Ambiente - che il Presidente Crocetta insieme alla sua Giunta e il Parlamento regionale hanno preso dei provvedimenti (in merito alla questione cinghiali delle Madonie, n.d.r.), che consistono in piani di abbattimento con l’ausilio di Guardie parco, forestali, venatorie, figure che non sempre hanno la professionalità atta a questo tipo di abbattimenti."... "il concetto ci appare scontato - prosegue la nota - in quanto già utilizzato in altra occasione, a Castelbuono, in anni passati, con la collaborazione della Ripartizione faunistico-venatoria, corpo forestale e guardie venatorie ma senza ottenere risultati.
Perché ripetere un’esperienza che non ha sortito effetti? Dove sta la logica per risolvere il problema cinghiali nel parco delle Madonie?"
"Ci preme ricordare - continua A.C.A - che subito dopo, il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, ha deliberato l’utilizzo di squadre di esperti cinghialai (con l’ausilio dei cani), ottenendo ottimi risultati negli abbattimenti e ristabilendo e salvaguardando un equilibrio all’ecosistema, tra territorio e presenza di suidi.
L’intervento degli animal-ambientalisti, con i loro ricorsi ha tarpato le ali ai sindaci degli altri comuni madoniti, sulla prosecuzione di quel sistema che effettivamente stava funzionando, creando tutti i disagi di cui oggi si pagano le conseguenze, in mancanza di una vera e propria legge che regolamenti la gestione nei parchi del cinghiale in Sicilia. Infatti, [...] subito dopo si è verificato un altro episodio di cui è stato vittima un allevatore di 31 anni che per fortuna particolarmente alto e robusto di costituzione, è riuscito a colpire ripetutamente a calci il grosso animale che è poi scappato, altrimenti si sarebbe perpetrata un'altra tragedia".
Il disegno di legge varato dalla Giunta/Crocetta, così come scrive il Giornale di Sicilia del giorno 11 agosto 2015, prevede che i piani di abbattimento saranno periodici e che ognuno costerà circa 100.000,00 €.
Artemide Caccia e Ambiente propone il coinvolgimento di squadre di cacciatori cinghialai, con l’ausilio dei cani, effettuando censimenti con la supervisione di esperti universitari e forestali che ne potranno garantire e certificare il lavoro svolto. Usando questo sistema - si dichiara - nel giro di una quindicina di giorni, si può avere l’esatta consistenza dei suidi nei parchi, nelle zone di divieto e A COSTO ZERO.
"Successivamente ai censimenti - conclude la nota - gli stessi cacciatori, con un piano formulato dall’Ente Parco potranno intervenire abbattendo un numero stabilito di animali, con l’obbligo di sottoporre gli stessi ai controlli veterinari e sanitari per accertare lo stato di salute della specie". |