Diffuso in Medio Oriente e in gran parte dell'Europa, il columba palumbus è noto per lo scarso attaccamento alle uova, tanto che se scacciato dal nido durante la cova non vi fa ritorno. Riconosciamo il colombaccio per le ali color lavagna, percorse da due strisce bianche, visibili soprattutto in volo.
Non esita a cambiare direzione e fuggire rapidamente in caso di necessità, nonostante la corporatura voluminosa. Anche i meno esperti riescono ad avvertire il rumore che produce quando spicca il volo.
Il volatile abbandona le regioni più settentrionali d'autunno per poi ritornarvi in primavera. In Europa centrale e meridionale al contrario è anche stanziale. In questi ultimi anni, delle significative popolazioni si sono stanzializzate in Italia, in progressivo e visibile costante aumento.
Gli appassionati possono iniziare a cacciarlo, salvo errori, modifiche e/o integrazioni, dal 2 settembre in Friuli Venezia-Giulia e in alcune province della Toscana. Nelle Marche è consentita la caccia nei giorni 2, 5 e 6 settembre limitatamente ai seguenti orari 5:30 – 11:30/ 17:00 – 19:30 e nei giorni 12 e 13 dalle 5:30 alle 12:00. La Regione Veneto fissa la preapertura alle sole giornate del 2 e 5 settembre ed è realizzabile un carniere giornaliero massimo per cacciatore di 10 capi. Stesso periodo per la Puglia, che prevede la caccia al colombaccio nelle stoppie, negli incolti, lungo i corsi d'acqua, lungo i canali alberati, nelle macchie, all'esterno dei boschi, unicamente da appostamento temporaneo. L'isola siciliana permette ai cacciatori residenti o iscritti agli Atc la caccia nella sola forma da appostamento temporaneo, nei giorni 2, 5, 6 e 13 settembre.
Per eventuali dettagli, rimandiamo alla scheda allegata, passibile di modifiche e integrazioni, dato che fino all'ultimo momento si possono registrare aggiornamenti, e ai rispettivi calendari venatori.
In bocca al lupo!