Con proposta dell'assessore alla caccia Moreno Pieroni la Giunta della Regione marchigiana ha stabilito nuove modalità per la gestione delle Aree di rispetto a protezione della fauna selvatica, dell’equilibrio ambientale e per la disciplina dell’attività venatoria. Le aree di rispetto sono dei veri e propri istituti faunistici destinate ad aumentare le presenze della piccola fauna stanziale di interesse venatorio come fagiano, starna, coturnice e lepre.
“Si tratta – ha spiegato Pieroni – di una delibera auspicata da tempo dagli Atc e dalle Aavv regionali che potranno assicurare pertanto una più efficace risposta alle numerose istanze del territorio.
Entro il 31 marzo di ogni anno dovranno essere presentati alla Provincia degli specifici piani di gestione che dettano le misure necessarie per tutelare gli animali oggetto di divieto caccia. Gli Atc potranno quindi stabilire il divieto dell’esercizio venatorio, in una o in tutte le sue forme, nei confronti di una o più specie, ma non per tutte, fermo restando la possibilità di intervenire per il controllo delle specie in sovrannumero.
Nelle Aree di Rispetto sarà possibile la cattura di fauna selvatica stanziale ai soli fini del ripopolamento così come lo sarà l’attività cinofila nei periodi indicati dal calendario venatorio e da eventuali provvedimenti regionali.
La durata delle aree non sarà superiore a tre anni dalla data della loro istituzione. I confini perimetrali dovranno essere delimitati da tabelle di colore giallo recanti la scritta ‘Area di rispetto - caccia regolamentata – L.R. 7/95 ART. 10 BIS’.