A spaccare in due il Palazzo del Comune è il monumento al cacciatore, due statue di bronzo, una raffigurante un seguace di Diana con fucile in spalla, l'altra un setter inglese intento a fiutare la selvaggina, ubicato in piazza San Giorgio a Palù: da un lato il sindaco Gianni Brigo propenso a rimuovere il monumento posato lo scorso maggio, dall'altro la vicesindaca Stefania Caloini più possibilista.
I cacciatori, suddivisi nelle associazioni Libera caccia e Federcaccia, la scorsa settimana erano pronti a scendere in campo in difesa del manufatto in pietra posato a loro spese concordato con l'amministrazione precedente di Francesco Farina.
“Auspico – afferma Ottavio Guarise, presidente Libera Caccia Palù – che il monumento rimanga dov'è perché non avrebbe senso fare diversamente, compreso collocarlo in posto peraltro ancora non definito. Inoltre rimuoverlo significherebbe distruggerlo”. E l'eventuale scelta di questa ipotesi suonerebbe, continua Guarise, come un dispetto.
Dal canto suo il Sindaco Brigo sostiene di essersi trovato a dirimere la questione perché la precedente amministrazione aveva solo verbalmente autorizzato la posa, senza poi procedere a ufficializzare la decisione con delibera. Il primo cittadino chiarisce quindi che finora nulla è stato deciso e auspica di poter concordare con i cacciatori una soluzione entro fine agosto. Già si è tenuto un primo incontro, finito con un nulla di fatto (L'Arena).