Una dettagliata relazione introduttiva, svolta a nome della presidenza della CCT da Fabio Lupi, ha aperto i lavori dell’assemblea, coordinata dal segretario Marco Romagnoli e che ha riunito oltre cento tra dirigenti delle associazioni aderenti e dei loro rappresentanti negli ATC con l’obiettivo di un confronto a tutto campo con il neoassessore regionale all’Agricoltura e alla caccia, Marco Remaschi.
Identità e obiettivi del mondo venatorio, bilancio delle buone cose fatte e delle questioni ancora aperte sono state al centro della presentazione di Lupi.
Segno più per la certezza di risorse economiche, riduzione a 9 degli ATC, presenza dei cacciatori nella consulta dei parchi, trasferimento delle competenze alla regione, calendario venatorio e partecipazione al tavolo che tratta la gestione del lupo.
Risultati conseguiti, è stato ricordato, grazie anche al contributo di idee e proposte da parte della CCT. Rammentati anche i temi aperti, dalla questione delle modalità di funzionamento degli ATC (controllo degli atti, modalità dei bandi, utilizzo del personale), alla questione delle misure dei box dei cani fino al disagio per i ritardi nella consegna dei tesserini e la mancata preapertura allo storno.
Giudizio positivo sulla legge toscana ma anche critiche per la sua mancata applicazione e richiesta di una nuova Conferenza Regionale sulla Caccia che riunisca mondo venatorio, scientifico e categorie economiche per disegnare il futuro della gestione nella nostra regione.
Tanti gli interventi di presidenti di ATC e di dirigenti delle Associazioni aderenti alla CCT, per rappresentare problemi e fornire proposte. In particolare sulla gestione degli ungulati con la sottolineatura del lavoro svolto per il contenimento degli ungulati ma anche dei limiti che hanno impedito azioni più incisive. Ampia disponibilità al confronto è stata espressa dall’Assessore nella sua replica finale, con la sottolineatura delle cose cui intende por mano con urgenza, in particolare sull’emergenza ungulati. Su questo tema, dopo il passaggio in giunta, l’assessore si è impegnato ad aprire un confronto a tutto campo per dare efficacia alla gestione. Confronto franco e leale con il mondo venatorio e richiesta di collaborazione la via indicata da Remaschi in conclusione.