Da oltre cinque anni è in corso in Italia un progetto rivolto allo studio della dinamica della migrazione della
beccaccia (Scolopax rusticola).
Il
Progetto Scolopax Overland nel perseguimento dei prefissi obiettivi si avvale della più moderna nano tecnologia sviluppata nell’ultimo decennio. La stessa grazie al monitoraggio satellitare consente di seguire la vita e gli
spostamenti degli uccelli equipaggiati su tutto l’
areale Europeo sia nel periodo riproduttivo che di svernamento.
In 5 anni di ricerca sono state equipaggiate oltre 20 beccacce, sono stati raccolti dati per circa 46.000 trasmissioni diffuse sull’areale del Paleartico Occidentale per oltre 7.500.000 di km2.
Nella cospicua, importante ed interessante quantità di esperienze assimilate spiccano i casi di alcuni uccelli che rappresentano il miglior biglietto da visita circa la bontà e valenza del progetto.
E’ il caso della beccaccia “Sannio” che dopo 4 anni di ininterrotte trasmissioni ha completato il 7° viaggio di migrazione coprendo complessivamente oltre 29.000 km ed offrendo notevoli contributi sia dalle aree riproduttive che di svernamento.
Così parimenti interessante il caso della beccaccia “Cilento” anch’essa al compimento del 4° anno di monitoraggio ha compiuto voli per oltre 39.000 km raggiungendo sempre il suo sito riproduttivo in Siberia. Fatto di particolare interesse e di recente acquisizione il caso della beccaccia “Veneto 3”.
Sempre più spesso si apprendono notizie di beccacce avvistate sulla penisola in periodo riproduttivo e non sono poi così rari anche i casi di uccelli nidificanti.
Ma... fatto inedito nella storia della ricerca sulla specie, accade che la beccaccia catturata lo scorso marzo in Abruzzo nell'area del Parco della Maiella ha deciso, per fatti a noi sconosciuti, di restare nell'areale di svernamento ed è al momento monitorata grazie alla tecnologia satellitare della quale è stata dotata. La beccaccia presenta delle ottime dinamicità e dopo aver visitato i tratti costieri della regione adriatica si è localizzata al momento ai margini dell’appenino tosco emiliano.
Di fatto, l'erratismo di questo uccello rappresenta, nella inedita osservazione, un caso di grande valore sotto il profilo dello studio e conoscenza della fenologia di questa specie ancora fino a pochi anni fa inimmaginabile.
Questo caso ed i diversi altri contributi, dati, osservazioni ed informazioni offerti dalle numerose altre beccacce al Progetto “Scolopax Overland” hanno di fatto aperto inesplorati orizzonti alla ricerca ed alla conoscenza della specie.
Meritevoli di citazione: il volo oltre il 101° meridiano di Veneto 2; il comportamento di Macerata 2 al cospetto di una ondata di freddo; la “fedeltà al territorio” che diverse beccacce hanno dimostrato. Ma anche la registrazione della velocità di volo; massime distanze percorse in una sola sessione di volo; date di partenze e di arrivo, soste tecniche (stop over) e molti altri contributi che diventeranno oggetto di pubblicazioni scientifiche e quindi fruibili al patrimonio della conoscenza e della gestione.
Questa attività progettuale è stata voluta e promossa dall’Associazione “Amici di Scolopax” e realizzata in sinergia con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova, Veneto Agricoltura (Azienda della Regione Veneto), con la collaborazione dell’Ufficio Avifauna Migratoria della FIDC.