La telemetria satellitare si afferma sempre più come scelta innovativa e vincente per la comprensione delle strategie migratorie degli uccelli selvatici e l’identificazione dei luoghi riproduttivi.
Il gruppo di lavoro, costituito dai ricercatori dell’Università di Pisa e del CIRSEMAF insieme ad ACMA e all’Ufficio Avifauna Migratoria della Federcaccia, hanno presentato i risultati di due anni di studio al Congresso dell’Unione degli Ornitologi Europei, tenutosi a Badajoz in Spagna dal 24 al 28 agosto scorsi.
“Spring migration of European teals Anas crecca wintering in Italy” ha dimostrato quali sono le aree riproduttive raggiunte dalle alzavole svernanti in tre località italiane, identificando sia l’Europa centrale che aree della Russia artica.
Sono state inoltre descritte precisamente le strategie migratorie, dimostrando per la prima volta che le alzavole compiono delle soste appena dopo l’inizio della migrazione, che possono durare molto a lungo, e successivamente si dirigono in modo deciso verso i luoghi di nidificazione.
Di estrema importanza ai fini gestionali e venatori, la determinazione precisa dell’inizio della migrazione pre-nuziale, che è avvenuta sempre dopo l’inizio di febbraio, ovvero successivamente a quanto oggi è stabilito dal dato Key concepts, che prevede la terza decade di gennaio quale inizio dello spostamento migratorio verso i luoghi riproduttivi.
Tutti gli aggiornamenti, insieme all’elenco dei finanziatori, sono disponibili al sito www.progettoanatidisatellitare.com.