Dopo il saluto corale di Federcaccia, Enalcaccia, ANUUMigratoristi, Arci Caccia, Eps e Comitato Nazionale Caccia e Natura anche altre realtà associative hanno sentito il dovere di inviare gli auguri a tutti i cacciatori.
La Confederazione Cacciatori Toscani conferma “l'impegno di conseguire risultati concreti sul terreno dell’unità del mondo venatorio e, soprattutto, su quello della gestione, chiave di volta per rendere più gratificante la nostra passione ma anche strumento indispensabile per assicurare il mantenimento degli equilibri faunistici sul territorio”.
Giuliano Ezzelini Storti, presidente Arci Caccia Veneto, nel rivolgere un caloroso “In bocca al lupo” ai cacciatori, si augura che la Regione esca dall'immobilismo. “Occorre ridefinire competenze, ruoli e funzioni amministrative – comunica – dopo la riforma istituzionale che ha relegato le province ad enti di secondo grado. In questo contesto la priorità è l’approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale con cui programmare gli interventi di governo del territorio”.
Anche Aldo Pompetti, Presidente Federcaccia Lazio, sottolinea l'importanza di cacciare in sicurezza e nel pieno rispetto dei colleghi e della selvaggina. E parlando di apertura della caccia, poi, il pensiero corre per forza di cose al calendario venatorio, ribadendo come quello del Lazio non sia uno tra i migliori. La Federcaccia Lazio – si legge ancora in un comunicato – impegna le proprie risorse per fornire dati a supporto delle scelte fatte con ricerche sulle migrazioni primaverili di beccacce e turdidi. Inoltre a seguito dell'incontro di Pompetti con Ernesto Erisi, Presidente regionale Urca, emerge la totale sintonia e spirito collaborativo in merito alla caccia di selezione e gestione degli ungulati in tutte le province del Lazio.
Al contempo la Federcaccia ringrazia la Questura di Perugia per l’ottimo lavoro svolto per il rinnovo delle licenze di caccia di tutti i cacciatori della provincia.