Con una lettera inviata al Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Firenze, al Comandante della Polizia Provinciale e al Coordinatore del Gruppo Guardie Volontarie del WWF, la Procura di Firenze, a firma del suo Procuratore aggiunto Giuseppe Soresina, invita i responsabili in indirizzo a notificare eventuali infrazioni alla legge sulla caccia, in merito a "casi di esercizio della caccia" nelle Aree Addestramento Cani, in periodo di caccia chiusa.
La richiesta, motivata da sollecitazioni a più riprese pervenute dal Gruppo Guardie Volontarie WWF, richiama espressamente l'art 24 della L.R. Toscana n. 3/94, e l'art. 10, comma 8, lett.e) l.n. 157/92, che regolamentano le zone addestramento cani.
La Procura di Firenze, acquisendo in sostanza quanto asserito dal WWF fiorentino, ritiene che in periodo di caccia chiusa non sia possibile effettuare l'addestramento cani "con sparo", poichè nella legge regionale non si fa riferimento a periodi specifici entro i quali svolgere tale attività. Ricorda anche che comunque l'attività di abbattimento nei confronti di specie selvatiche cacciabili (art.8), anche se di allevamento, deve rientrare nell'ambito del periodo di caccia consentita (Calendario venatorio).La Procura fa riferimento anche a una sentenza della Corte Costituzionale del '90 (quando ancora era in vigore la vecchia legge cornice 968/77), ritenendola ancora valida, che assimila la fauna di allevamento alla fauna selvatica, una volta liberata.
Tutto questo, nonostante che successivamente alla sentenza siano stati emessi dal Consiglio di Stato pareri contrari o comunque discordi in parecchie sessioni, e che la prassi fosse ormai ovunque consolidata. Risulta infatti strano che il Precedente Procuratore Capo di Firenze (Nannucci, piuttosto sensibile riguardo ai problemi della fauna selvatica, e mai in ogni caso particolarmente attento alle istanze del mondo venatorio), non avesse finora sollevato il problema.
La disposizione potrebbe mettere in crisi tutto il sistema (la caccia a fagiani, quaglie etc. chiude col 31 gennaio anche nelle AFV e ATV), se le autorità competenti non faranno valere le loro ragioni, attraverso interventi consoni alla bisogna.