Il primo picco del tordo bottaccio – fanno sapere dall'Anuu, Associazione Migratoristi Italiani – si è avuto in concomitanza con la ricorrenza di San Michele, il 29 settembre. La pioggia ha non poco infastidito, ma non impedito, il fenomeno migratorio.
All’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN insieme al turdide hanno fatto la comparsa i primi fringuelli di passo accompagnati dal buon numero delle capinere, anche se non eccezionale come lo scorso anno.
Anche i lucherini fanno ben sperare sulla loro presenza e le prime avvisaglie osservate la scorsa settimana si sono confermate con i primi inanellamenti. Nella norma i pettirossi e i merli. Da segnalare, ancora, la presenza, alquanto ritardata rispetto alla tabella di marcia agostana/settembrina, di migratori transahariani come il prispolone, la balia nera, il beccafico e la cannaiola che passano sui nostri territori per andare a svernare nei lidi africani più idonei a sud del deserto del Sahara.
Sempre nella stazione arosiana si segnala la seconda cattura storica, interessante e poco usuale, di un luì forestiero, specie rara che nel nord Italia è già comparsa in alcuni territori. Fatto salvo il rallentamento della migrazione nell’ultimo week-end dei primi di ottobre, a causa delle condizioni meteo temporalesche, si può confermare che la settimana appena trascorsa è comunque stata positiva e si considera di buon auspicio per quanto riguarda il periodo magico della migrazione.
Infine, per ora non si hanno notizie di rilievo sulla migrazione degli anatidi (salvo il solito Germano ormai presente un po’ ovunque) e dei limicoli come il beccaccino, comunque ancora non segnalati nei territori a loro congeniali.