“All'Assessore Remaschi, abbiamo ribadito la necessità per quanto riguarda la caccia al cinghiale, di evitare stravolgimenti di legge,” - lo scrive su FB Marco Salvadori presidente della Federcaccia di Pisa, a conclusione dell'incontro con l'assessore regionale, sul problema emergenza cinghiali - e, prosegue, “di far applicare con maggiore facilità le norme attuali, di mantenere la centralità delle squadre organizzate di caccia al cinghiale per la gestione del territorio vocato alla specie, perché si consolidi il loro fondamentale impegno per la prevenzione dei danni e il loro pronto intervento in azioni di contenimento fuori dai periodi permessi dal calendario venatorio; di evitare cambiamenti delle attuali vocazionalità dei nostri territori, distinguere meglio tra interventi di contenimento e regolari azioni di caccia, evitare di mettere in atto metodi di caccia che rischiano di creare situazioni di insicurezza e di conflittualità tra forme di caccia diverse, mettere in atto modi e metodi per rispondere nei tempi strettissimi alle richieste degli agricoltori, per evitare possibilmente il compimento del danno”.
Pisa in questi anni - dichiara Salvadori - può essere indubbiamente presa come esempio virtuoso di gestione, la concertazione tra Provincia, ATC, Associazioni Agricole e Venatorie è risultata vincente. I veri attori che hanno permesso il raggiungimento di questi obiettivi sono i cacciatori, che in maniera responsabile hanno capito questa necessità. Non possiamo nascondere che sussistono ancora delle difficoltà - conclude - reputo necessario un ulteriore sforzo comune di confronto, non solo per il rispetto che dobbiamo agli agricoltori, ma per avere maggiore sicurezza stradale e per ultimo, ma per noi di grande importanza, anche per i fini venatori, si debba intervenire per salvaguardare altre forme di biodiversità presente sul nostro territorio”.