Secondo un articolo della bozza di legge europea 2015, di cui l’agenzia Public Policy ha preso visione – si legge su quotidianopiemontese.it – le Regioni dovranno notificare ogni anno al Ministro dell'Ambiente i calendari venatori e le loro eventuali modifiche almeno 2 mesi prima della stagione di caccia.
Il presidente del Consiglio, su proposta del ministro dell’Ambiente, potr�diffidare la Regione interessata ad adeguare, entro 15 giorni, il calendario venatorio adottato in violazione delle disposizioni europee. Se il calendario non verrà adeguato, il premier ne disporrà l’annullamento.
La bozza, che dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri, prevede anche che la fauna selvatica stanziale e migratoria abbattuta dovrà essere annotata sul tesserino venatorio subito dopo il recupero di ogni singolo capo.
È previsto anche il restringimento del lasso di tempo in cui sarà possibile cacciare la cesena, il tordo bottaccio e la beccaccia: finora il periodo è dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio mentre la bozza della legge europea 2015 prevede che il periodo di caccia di queste specie si concluda il 20 gennaio.