Da una nota di ieri apparsa sull'Ansa dove la Coldiretti Emilia-Romagna lamentava ancora una volta gli ingenti danni all'agricoltura causati dagli storni e dai cinghiali, appaiono interessanti le dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e del senatore del PD, Stefano Vaccari, in seguito alle proteste delle associazioni ambientaliste circa i cambiamenti apportati nelle ultime ore al disegno di legge “Collegato Ambientale”, all’esame dell’aula del Senato.
Per il Ministro Galletti (twitter) il “problema troppi cinghiali esiste, per abitanti e agricoltura. Affrontarlo è dovere”.
Stefano Vaccari, segretario della Commissione Ambiente e relatore al collegato ambientale ha ritirato e riformulato il suo emendamento sui cinghiali. “Ma voglio sottolineare – precisa – che l'argomento della necessità di prevedere interventi di abbattimento per evitare danni all'agricoltura e pericoli per le persone non è entrato nel collegato ambiente grazie a me, ma all'iniziativa di altri colleghi, in seguito alle vittime di quest'estate”.
“Nella nuova versione dell'emendamento comunque, – fa sapere il senatore PD – non è prevista alcuna deroga alla legge 157/92 sulla caccia, ma solo il divieto su tutto il territorio nazionale di allevare o foraggiare cinghiali, per evitare che questa specie proliferi senza controllo anche nelle aree protette e nelle zone limitrofe. Chiediamo inoltre alle Regioni di adeguare di conseguenza i loro piani faunistici”.
“Per quanto riguarda gli storni – conclude Vaccari – prevediamo che le Regioni possano consentire il prelievo solo laddove e solo quando gli stormi rappresentano un pericolo per la specificità delle coltivazioni, come avviene in alcune zone, ma appunto solo e sempre nell'ambito di quanto previsto dalla legge sulla caccia. In sostanza non si prevedono deroghe e dunque alcune associazioni animaliste possono evitare di compiere opera di disinformazione”.