Ecco l'aggiornamento di Anuu Migratoristi sulla situazione del passo migratorio pubblicato questa mattina:
“Le ottime condizioni meteo hanno confermato come la terza settimana di ottobre, che va da lunedì 19 a domenica 25, sia stata ottima sotto il profilo migratorio. All'Osservatorio ornitologico di Arosio della FEIN si sono inanellati ancora diversi tordi bottacci alzando il numero dei soggetti analizzati e superando di gran lunga il numero dello scorso anno, confermato comunque positivo in gran parte della penisola. La settimana, appena conclusa, ha regalato l'emozione di vedere le prime cesene in bassa quota che da nord al centro Italia si sono presentate. Anche il merlo sta registrando un'ottima presenza, accompagnato dal pettirosso e dalla tordela. Discreto invece il numero dei tordi sasselli, osservati e ben localizzati.
Buone notizie si hanno della presenza del colombaccio al centro nord e dell'allodola al nord ed al sud della penisola. Tra gli uccelli campestri si sottolinea anche la più che soddisfacente presenza della pispola. Tra i fringillidi, fringuello e peppola sono i più numerosi, mentre il lucherino, si fa ancora desiderare. E così pure il frosone. Ottime notizie si hanno anche della presenza di beccaccini al sud, mentre nulla di particolare vi è da segnalare sulla presenza della beccaccia e degli anatidi in generale. Ma il vero problema è che il territorio e l'ambiente in generale si stanno restringendo sempre di più perdendo molta biodiversità. Dalla Grecia si hanno notizie sull’ottimo passo del tordo bottaccio avvenuto nei giorni 17,18,19. Mentre, dalla Francia si ha conferma che della presenza dello stesso turdide con circa otto giorni di differenza tra il picco del nord Italia e quello francese.
Ciò ci consente di riconfermare che l'ipotetica linea migratoria della specie inanellata al nord e, ad esempio, nella stazione arosiana, segue la direzione Liguria - Costa Azzurra per arrivare in Spagna. Se al nord si considera il meteo positivo va sottolineato che le condizioni meteo del centro e del sud Italia in questa stagione non sono state ottimali date dalla presenza di venti avversi alla migrazione, che hanno causato l'assenza o la scarsità di molte specie sul territorio e la notevole differenza numerica che ha caratterizzato fin ora il fenomeno migratorio. Si ricorda infine che, come avviene da molti anni, prosegue con entusiasmo la ricerca sulla lettura delle ali dei tordi abbattuti al fine di analizzare la age-ratio dei turdidi in migrazione post-nuziale sul nostro territorio”.