Anche la trasmissione di Raitre, Report, condotta da Milena Gabanelli, nella puntata del 18 ottobre scorso si è occupata dell'emergenza cinghiali. Emilio Casalini ripercorre nel servizio quello che è stato detto da più parti durante la passata stagione estiva, soprattutto dopo il fatto di Cefalù, dove un anziano è morto a seguito dell'aggressione da parte di cinghiali (forse ibridi), nel tentativo di difendere i propri cani.
Rovinano le coltivazioni, producono danni anche a strade e sentieri e spesso sono causa di incidenti stradali. E quel che è peggio come afferma Tommy Muscarella, Presidente Associazione Identità Madonita “gli agricoltori si sono arresi perché in una notte questi animali distruggono completamente un orto che è costato migliaia di euro”.
Maurizio Croce, Assessore ambiente e territorio Regione Sicilia, ai microfoni di Casalini ha dichiarato: “il cinghiale lo abbiamo in qualche modo introdotto noi, nella nostra realtà siciliana, chiaramente a scopi venatori. Poi si è perso il controllo”. Tuttavia nel 2011 la Regione Sicilia si era già dotata di un piano di controllo e cattura evitando gli abbattimenti selettivi. Ma quel piano, secondo Angelo Pizzuto, Presidente Parco delle Madonie, “non è stato implementato così come descritto per la mancanza di un finanziamento apposito”. Così come non è stato rispettato l'obbligo, per legge, di dare in beneficenza la carne dei capi abbattuti.
Quindi, dopo anni di piani non finanziati e beneficenza mancata, la Regione Sicilia ha approvato una legge che prevede l'abbattimento selettivo delle specie selvatiche in caso di abnorme sviluppo.
Ma per gli animalisti dell'ENPA (Andrea Brutti) non è altro che “una vicenda che viene utilizzata come grimaldello per dare la possibilità ai cacciatori di sparare anche nei parchi”. Cosa che, ribadisce Croce, non è assolutamente vera: “non è certamente consentito ai cacciatori o alle singole persone di poter cacciare all'interno delle aree protette anche per questo tipo di animale”.