È stata presentata questa mattina a Firenze nella sala stampa della Regione a palazzo Strozzi Sacrati la legge obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana, che andrà domani all'approvazione della giunta regionale. “L'intento – ha detto il Sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo – è quello di tutelare la sicurezza delle persone, salvaguardare la produzione agricola e, soprattutto, preservare la biodiversità”, in una regione in cui la concentrazione di cinghiali è quattro volte superiore alla media nazionale.
Il sottosegretario Velo ha tenuto la conferenza stampa insieme all'assessore all'agricoltura, foreste, caccia e pesca, Marco Remaschi.
“Il Ministero dell'Ambiente – ha continuato Velo – ha supportato la Regione Toscana da un lato attraverso il lavoro dell'ufficio legislativo e della Direzione Protezione Natura verificando la congruità della norma regionale rispetto a quelle nazionali e comunitarie”. Dall'altro, abbiamo messo a disposizione le competenze scientifiche e le professionalità di Ispra, che supporterà la Regione durante la fase importantissima dei monitoraggi per verificare l'efficacia degli interventi.
“La proposta di legge che abbiamo scritto – ha ribadito Remaschi – si pone a monte di un'azione programmata che dovrà essere seria, ben regolamentata e limitata nel tempo (tre anni). La legge sarà continuamente monitorata sia perché possa essere applicata nel migliore dei modi sia per limitare al massimo gli effetti indesiderati”.
Fra le innovazioni, visto anche il passaggio di competenze sulla caccia dalle province alla Regione al quale si sta lavorando, ci sarà anche uniformità di normativa su tutto il territorio regionale: al posto di tanti piani faunistici quante erano le province e tanti regolamenti venatori, ci sarà in Toscana un solo piano faunistico e un solo regolamento.