Ritarderà di almeno un mese l'avvio delle procedure di abbattimento dei suidi inselvatichiti nel territorio madonita, predisposte con urgenza lo scorso agosto a seguito del tragico episodio di Salvatore Rinaudo, il pensionato morto dopo essere stato aggredito da un presunto cinghiale nei monti sopra Cefalù.
La data prevista inizialmente era per fine ottobre: “un leggero ritardo – spiega il presidente dell’ente, Angelo Pizzuto, intervenuto durante una trasmissione radiotelevisiva – legato alle necessarie autorizzazioni e prassi burocratiche che abbiamo dovuto attendere poiché opereremo in un’area protetta. Acquisito il parere favorevole dell’Ispra e l’ok dell’assessorato regionale all’Agricoltura, siamo adesso nella fase esecutiva”.
È stato così pubblicato un bando per informare le associazioni autorizzate e i soggetti che si occuperanno concretamente di abbattere gli esemplari. “Seguiranno poi una riunione tecnica e la necessaria attività formativa delle squadre operative, che saranno in tutto una ventina. Nel frattempo – aggiunge Pizzuto – stiamo predisponendo i protocolli sanitari con Asp e Istituto zooprofilattico, per il controllo delle carni dei capi abbattuti destinati alla macellazione” (palermo.gds.it).